Marotta: 'Ora sul podio da vincitori'

'Grande soddisfazione e consapevolezza di aver meritato'

1492685890483_Getty-600030.jpg"La soddisfazione grande e c'è la consapevolezza di aver meritato la qualificazione.  E' frutto di una grande cultura del lavoro da parte di tutte le componenti societarie. Una soddisfazione in primis per la società, per l'allenatore, i giocatori e per i nostri tifosi".

Lo ha detto Beppe Marotta, direttore generale della Juventus, a margine dell'Assemblea della Lega Serie A a Milano.

Tornando sulla qualificazione alle semifinali di Champions a scapito del Barcellona, Marotta ha detto: "Ora ci sono altre tre squadre, ognuna ha i pro e i contro. La qualificazione è stata considerata una impresa ma non conta niente se non sali sul podio dei vincitori. Ci sono ancora due ostacoli da superare e vogliamo arrivare alla fine da vincitori".

Juve impegnata sempre su tre fronti: campionato, Champions e Coppa Italia. "Ora c'è il rush finale dello scudetto che rappresenta un obiettivo stagionale molto importante ed è difficile conciliare tutte le cose", ha detto il dg bianconero.

Contro il Barça è stata anche la rivincita della sconfitta di due anni fa nella finale di Berlino. "Io credo che la caratteristica sia stata l'acquisizione di una forte mentalità internazionale, cresciuta nella società e nella scelta di giocatori che avessero questa mentalità. Questo ha portato ad un 'contagio positivo' e anche questo ci ha portato fino a qui", ha proseguito Marotta non dimenticando però una crescita "nella qualità del gioco e sotto l'aspetto tattico e agonistico".

 "I meriti di Allegri? Sono sicuramente tanti. Compito della società è stato quello di supportare la sua attività. Lui è riuscito a plasmare la rosa a sua disposizione fino a farla diventare vincente. L'apoteosi è stata la qualificazione di ieri e ricordo che in tre anni con lui abbiamo raggiunto già una finale e l'anno scorso sappiamo cosa è successo a Monaco. Ha avuto un ruolo importante".

"Oggi compito dell'allenatore è essere anche gestore di uomini, curare l'aspetto psicologico, inculcare la giusta mentalità e in questo è stato molto bravo", ha aggiunto il dg bianconero.

Capitolo futuro. "Aldilà del contratto che scade nel 2018, la riflessione più importante è che il rapporto con Allegri ha portato giovamento a tutti e non intravediamo screzi perché si debba interrompere questo matrimonio", ha ribadito Marotta.

"Sono d'accordo con Bonucci. Adesso siamo noi che facciamo paura agli avversari. Eravamo un po' scomparsi dopo il ciclone del 2006 - continua - ora siamo tra le prime cinque, sei in Europa".

Infine Dybala: "Un campione senza dubbio ma i meriti vanno a tutti i giocatori della rosa, anche a chi ha giocato poco in questa Champions. E' un giovane che è diventato un realtà, questo ci fa orgogliosi della scelta che abbiamo fatto, che era stata anche criticata per la tempestività con la quale avevamo raggiunto l'accordo. Abbiamo sborsato una cifra importante, ma sapevamo di aver fatto scelta giusta".

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  • pubblicato20.04.2017
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