Nell'era Armstrong si dopavano tutti

Clamorose dichiarazioni del presidente della WADA John Fahey
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Ciclismo

Nell'era Armstrong si dopavano tutti

Clamorose dichiarazioni del presidente della WADA John Fahey

"Erano tutti dopati nell'era Armstrong". E' la dura considerazione del presidente dell'agenzia antidoping mondiale (Wada), John Fahey alla radio australiana ABC. "La prova e' stata data da quei corridori, compagni di squadra di Lance Armstrong, che uno dopo l'altro hanno detto la stessa cosa - che non si poteva competere senza fare uso di doping", ha aggiunto Fahey, secondo il quale questa "debacle" di credibilita' puo' essere superata "sono destituendo i dirigenti che avrebbero dovuto controllare". Le parole del numero uno della Wada arrivano l'indomani della ratifica dell'Uci delle sanzioni dell'Usada con Lance Armstrong, radiato a vita e privato dei suoi sette titoli al Tour del France. "Non e' una questione di dire semplicemente sono andati fuori dalle regole e andare avanti", ha detto Fahey a Fox Sports.

 

"Hanno chiaramente avuto i paraocchi, bisogna guardare al passato, esaminare l'operato delle persone che erano li' e porsi delle domande: 'quelle stesse persone sono ancora in questo sport e si puo' continuare ad avanti con questa gente?', si chiede Fahey. "Io non credo che ci sia alcuna credibilita' se non si fa e penso che ci sia bisogno di ottenere la fiducia di nuovo in questo sport in modo che i suoi milioni di tifosi in tutto il mondo possano sostenere lo sport in futuro. "C'e' stato un periodo in cui la cultura del ciclismo era che tutti si dopavano", ha aggiunto Fahey, "su questo non c'e' dubbio". "Non vedo l'ora di vedere cosa si propongono di fare per il futuro, per garantire che quello che abbiamo visto con il caso Armstrong non accada di nuovo", ha concluso il capo della Wada.

 

 

Usada plaude all'Uci:


"L'UCI ha fatto la scelta giusta togliendo a Lance Armstrong i suoi sette titoli al Tour de France". Lo ha dichiarato il numero uno dell'Usada, Travis Tygart, dopo che l'Uci ieri ha ratificato le sanzioni dell'agenzia antidoping statunitense sul corridore texano, cancellando tutti i successi dal 1° agosto 1998, periodo che comprende i sette titoli del Tour, arrivati tra il 1999 ed il 2005, oltre a radiare Armstrong a vita dal mondo del ciclismo. Nonostante una prima opposizione all'indagine dell'Usada sul doping nel ciclismo e in particolare su l'US Postal, l'Usada e' soddisfatta che l'Uci finalmente abbia invertito la rotta in questo caso ed abbia preso la decisione piu' credibile a sua disposizione", ha aggiunto il CEO dell'Usada, Tygart in una nota.        

 

L'Usada ha inflitto le pene ad Armstrong ad agosto ed il 10 ottobre ha pubblicato un rapporto dettagliato, che comprendeva le testimonianze di 11 ex compagni di squadra dell'US Postal e della Discovery, che accusavano Armstrong di truffa attraverso l'uso di EPO, il doping del sangue, e di altre droghe, spingendo i suoi compagni di squadra a fare lo stesso.

 

Tygart, tuttavia, si e' detto convinto che il caso Armstrong non sia la fine della storia, ma la punta di un iceberg. "Questa determinazione nel sostenere la decisione dell'Usada sul caso US Postal, da sola non ripulisce il mondo del ciclismo, ne' garantisce che lo sport abbia superato gli ostacoli che hanno permesso al doping di fiorire con l'EPO e le trasfusioni di sangue". Secondo Tygart, infatti, "l'omerta' non e' stata ancora del tutto spezzata". Il Ceo dell'Usada ha poi esortato l'Uci a creare un'organizzazione indipendente per la lotta contro il doping nel ciclismo.   

martedì, 23 ottobre 2012, ore 10.17

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