La Uci revoca le sette vittorie del Tour ad Armstrong

Venerdì si discuterà anche di un eventuale restituzione dei premi in denaro vinti dal texano
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Ciclismo

La Uci revoca le sette vittorie del Tour ad Armstrong

Venerdì si discuterà anche di un eventuale restituzione dei premi in denaro vinti dal texano

"L'Uci non farà ricorso contro l'Usada e verranno revocati tutti i titoli vinti da Lance Armstrong". L'atteso annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa a Ginevra da parte di Pat McQuaid, presidente della Federazione internazionale di ciclismo. Il massimo dirigente dell'Uci ha così confermato la sentenza dell'agenzia antidoping statunitense che ha squalificato a vita l'ormai ex corridore texano, privandolo di tutti i risultati ottenuti dal primo agosto 1998 in poi, comprese le sette vittorie al Tour de France.


"E' un giorno importante per il ciclismo - ha esordito McQuaid - che ha attraversato un momento molto difficile e lo sta ancora attraversando. Come Uci ci siamo dati delle priorità e delle risposte e il mio messaggio per corridori, sponsor e tifosi è questo: il ciclismo ha un futuro. Il cammino comincia da oggi". Poi la conferma della sentenza Usada: "per Lance Armstrong non c'è più posto nel ciclismo, una cosa del genere non accadrà mai piu'"."L'Uci finora non ha risposto a un certo tipo di polemiche attorno a questa vicenda - ha aggiunto McQuaid - per quanto mi riguarda, ho riconosciuto che nel ciclismo esiste una cultura del doping ma sono sicuro che possiamo cambiarla, come dimostrano le parole di Wiggins e Gilbert.


Una responsabilità dell'Uci? Le abbiamo, il nostro ruolo è quello di gestire e amministrare questo sport. Queste cose però avvenivano dal 1998 al 2005, l'Uci è sempre stata in prima linea nella lotta al doping ma non abbiamo potere di polizia e controllo. Possiamo solo mandare ai laboratori dei campioni da analizzare, anche se negli ultimi anni la situazione è cambiata perchè non ci sono più solo i controlli nelle competizioni ma anche fuori le stesse, che sono dispendiosi. Non avevamo le risorse per farlo ma ora c'è anche più coinvolgimento da parte di tutti gli attori del ciclismo.


E' facile guardare indietro e pensare che si potesse fare di più ma da quando sono presidente dell'Uci, nel 2007, ho certato di fare il massimo per ripulire questo sport e cambiarne la cultura". Casi come quello di Armstrong, secondo McQuaid, dimostrano come "le forze dell'ordine siano fondamentali nel lavoro congiunto con le Federazioni. Solo quando è entrata in gioco la polizia federale americana sono state scoperte cose importanti. Noi non abbiamo quel potere, è la polizia a intraprendere operazioni e interventi fondamentali nella lotta al doping.


Non dimentichiamo poi che tra il 2000 e il 2001 pochi governi avevano leggi contro il doping ma le cose sono cambiate, sono nate norme che vogliono combattere il doping nello sport". Circa una decisione sulla revoca dei premi in denaro accumulati da Armstrong in carriera: "Sarà una delle cose di cui discuteremo nella riunione di venerdì, è da cambiare la gestione a livello economico dei premi e dell'eventuale restituzione".
lunedì, 22 ottobre 2012, ore 15.07

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