Tavecchio lascia, elezioni in 3 mesi

'Confronto impedito da ambizioni e sciacallaggi politici'

1511178432112_GettyImages-862327494.jpgCarlo Tavecchio non e' piu' il presidente della Figc.

Il massimo dirigente del calcio italiano ha rassegnato le dimissioni in occasione del Consiglio federale in programma oggi in via Allegri.

"Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato".

Nella ricerca delle responsabilità della grave crisi del calcio italiano dopo la mancata qualificazione al Mondiale, e' questo che Carlo Tavecchio avrebbe detto oggi ai consiglieri della Figc prima di chiedere le dimissioni di tutto il consiglio.

"Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi", ha poi aggiunto ai consiglieri.

Una Giunta Coni convocata d'urgenza per mercoledi' pomeriggio come immediata contromisura alla crisi del calcio. E' questa la mossa immediata del Presidente del Coni Giovanni Malagò. 

All'ordine del giorno della Giunta semplicemente "comunicazioni del presidente".

Entro 90 giorni saranno indette nuove elezioni in Figc. Lo stesso presidente Carlo Tavecchio ha detto che "avrebbe indetto le elezioni entro i termini previsti", resterà quindi  lui reggente fino alle prossime elezioni. Ad ogni modo tutti i consiglieri si augurano che venga fissata la data delle elezioni al più presto.

"Il presidente Tavecchio ha preso atto che alcune componenti, che in passato avevano manifestato il loro appoggio, avevano difficolta' nel rinnovare questo tipo di consenso".

Cosi' Giancarlo Abete, consigliere in quota Lega Pro, spiega come Carlo Tavecchio sia giunto alla decisione di rimettere il mandato di presidente federale.

"E' importante ora che si rispettino e tutelino le rappresentanze democratiche e si consenta nei tempi previsti dallo Statuto a procedere a elezioni - ha aggiunto - in modo che ci sia un soggetto che, avendo la maggioranza, possa liberamente essere e il piu' presto possibile il nuovo presidente". Abete ha poi confermato che sara' lo stesso Tavecchio a indire le nuove elezioni che "non sono frutto della responsabilita' di una sola persona".

"Il Consiglio federale resta in carica, Tavecchio si occuperà della gestione ordinaria fino a nuove elezioni che dovranno essere indette entro 90 giorni". Così Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, ha fotografato la situazione in Federcalcio a seguito delle dimissioni del presidente Carlo Tavecchio.

"Il commissario non è previsto, ora serve un progetto rivoluzionario e innovativo. Prendo atto della decisione del presidente Tavecchio - ha aggiunto Gravina - spero che in tempi brevi vi sia la convocazione di un'assemblea come espressione democratica, nella speranza che tutte le espressioni di questo mondo possano esprimere una progettualità innovativa e rivoluzionaria. Non sono sorpreso dalle dimissioni di Tavecchio, ma dispiaciuto per le modalità di gestione, il presidente avrebbe dovuto darci la possibilità di replicare. Il commissario non è previsto dallo Statuto", conclude.

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  • pubblicato20.11.2017
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