Cardiologi: "50mila morti improvvise l'anno, 25% evitabili"

Lo ricordano gli esperti della Società europea di cardiologia

1472408873480_CANNARA-k1bE-U1609632918277fH-620x349Gazzetta-Web_articolo.jpgROMA, 28 AGO - I casi di morte cardiaca improvvisa, come quella che ha colto un calciatore oggi in provincia di Perugia, sono circa 50mila l'anno, un quarto dei quali evitabili con una diffusione maggiore dei defibrillatori.
Lo ricordano gli esperti della Società europea di cardiologia, che stanno celebrando il loro congresso a Roma. Nel campo di Cannara, secondo fonti mediche, era presente un defibrillatore.    
"I dati epidemiologici dell'Organizzazione mondiale della sanità - afferma Franco Romeo - direttore della Cardiologia  del Policlinico Tor Vergata di Roma - parlano di un caso ogni mille abitanti l'anno per un totale di 350mila morti negli Stati Uniti e 50mila in Italia, circa 1.200 al giorno. Tra questi si contano anche circa 1.000 giovani con meno di 35 anni. Circa l'80% dei decessi improvvisi e' attribuibile alla cardiopatia ischemica".    
 
Una ricerca presentata al congresso ha mostrato che solo un paziente con arresto cardiaco su 4 era candidato all'uso del defibrillatore, ma il dispositivo ha mostrato un eccellente livello di sicurezza e specificità: la metà dei pazienti sottoposti a shock sono stati successivamente trattati con successo dei dipartimenti di emergenza. "Dei 50.000 casi italiani l'anno, un quarto potrebbe salvarsi con il defibrillatore - spiega Romeo -. La maggiore efficacia si registra se l'intervento viene somministrato entro 5 minuti dall'evento: ogni minuto che passa si riduce la possibilità di sopravvivere del 10%".  
 

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  • pubblicato28.08.2016
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