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Scontro Lega Serie A-Aic: i social contro i calciatori

L'Assocalciatori aveva definito "vergognoso" il taglio di un terzo dello stipendio
Credits © Google Il presidente Aic Damiano Tommasi
Il presidente Aic Damiano Tommasi
Non c'e' ancora l'accordo tra Serie A e  calciatori sul taglio degli stipendi.

Damiano Tommasi, presidente di Assocalciatori, ha spiegato - come si legge anche in una nota sul sito dell'AIC - che la proposta della Lega era una sorta di scaricabarile per "mettere in cattiva luce i giocatori".

La Lega, dopo l'assemblea di ieri, ha trovato un accordo sulle linee guida per discutere il taglio con i tesserati. L'intervento prevede una riduzione di 1/3 dello stipendio in caso si fermi completamente il campionato e di 1/6 qualora si riprenda a giocare nei prossimi mesi.

Sui social pero' sono tutti schierati contro AIC per le parole pronunciate da Tommasi: "Sono l'unico a pensare che, nella discussione tra Lega Calcio e AIC per la riduzione degli stipendi, la parte vergognosa la stia facendo l'AIC", scrive un utente.

"Se penso a tutte le famiglie, persone sole che hanno bisogno delle varie associazioni in primis la Croce Rossa e poi vedo i calciatori che polemizzano per taglio agli stipendi mi viene un senso di disgusto e vomito, mai un briciolo di umanità sta gente?", è il commento di un'altra tifosa. "Orribili, vergogna", risponde un altro.     

Più ragionato il commento di questo utente che scrive: "Lega calcio ha cercato accordo con assocalciatori per taglio stipendi. La disponibilità è stata offerta solo per una mensilità. Lega ha forzato la situazione con proposta provocatoria (4 mesi) e i calciatori ci sono cascati definendola  facendo così pessima figura".

La questione è infatti spinosa in quanto, come spiegato dallo stesso Tommasi, i calciatori - secondo il presidente AIC - stanno già discutendo con i club un modo per trovare una soluzione insieme. Anche il vicepresidente Umberto Calcagno - si legge nella nota AIC - è d'accordo: "Si vuol far pagare solo ai calciatori gli eventuali danni della crisi".

Duri gli utenti sul web: "In un momento del genere dove il mondo intero si trova in un clima di estrema crisi, sentire al TG che si parla del taglio degli stipendi dei calciatori, mi fa veramente vomitare".

Una presa di posizione prevedibile quella degli utenti in rete: "Che vergogna non dovrebbero nemmeno essere menzionati gli stipendi dei calciatori nei TG, migliaia di morti gente senza lavoro , senza padri e madri orfani  anche in giovane età e ci si preoccupa per qualche milione in meno a chi non sa come buttarli via? Amo il calcio ma non così".

E ancora: "Assocalciatori e Serie A stanno litigando sul taglio stipendi. Stanno litigando su milioni di euro mentre noi comuni mortali che li sosteniamo siamo in piena pandemia Covid-19. E in piena emergenza sociale, a donare spese a chi non ce la fa, parlare di calcio ha sempre meno senso".     

C'è anche chi prova a lanciare una proposta: "E se il taglio delle 2-4 mensilità dei calciatori della Serie A garantisse la creazione di un fondo (basterebbe anche il 10% del totale) per il sostegno dei lavoratori del settore o calciatori delle leghe minori (con stipendi normali)?".

Come chi sostiene: "Dovrebbe essere un accordo preso mondialmente da tutto il calcio professionistico. Tutti in eguale misura, percentualmente sul numero di partite ancora da giocare".

					

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