Ciclismo

Rinviato il Giro del Delfinato

L'Unione ciclistica internazionale proroga la sospensione di tutte le discipline fino al 1° giugno
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Per contrastare la diffusione del Covid-19, l'Unione ciclistica internazionale, di comune accordo con tutte le parti in causa, ha preso la decisione "di prolungare la sospensione delle gare ciclistiche fino al 1° giugno e fino a nuove disposizioni"

"Gli organizzatori del "Critérium du Dauphiné" in accordo con l'Uci, la regione Alvernia e tutte le parti coinvolte, ha deciso di iniziare i lavori per trovare una nuova data per l'evento, originariamente prevista dal 31 maggio al 7 giugno con partenza da Clermont-Ferrand".

"Gli organizzatori ci tengono a ringraziare la regione dell'Alvernia e tutti i partner della competizione per la comprensione e il loro supporto al fine di trovare una nuova data per una delle corse ciclistiche più importanti del calendario internazionale".
 

La sospensione vale per tutte le discipline: strada, pista, mountain bike, BMX, cross e trial. E segue quella già disposta dalla Federciclismo per quel che riguarda l'Italia.

Le prospettive più realistiche per la ripresa restano quelle legate ai tre scenari tratteggiati proprio dal presidente della FCI e vicepresidente UCI Renato Di Rocco: 1° luglio, 15 luglio, oppure 1° agosto. Tutto dipenderà dalle indicazioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità, ferma restando la necessità di dare ad atleti e organizzatori il tempo necessario - almeno un mese - per rifinire la preparazione logistica ed atletica.

Perdite per circa due milioni. Con il blocco probabile di circa 1.600 gare, sono elevate le perdite per tutto il settore. Il consiglio federale della FCI le ha quantificate in circa due milioni di euro, tra mancati introiti per gli organizzatori e l'inevitabile crisi anche di tutto l'indotto.

Misure "salva sponsor". Tra le proposte della Federciclismo per provare a porre rimedio c'è anche l’attribuzione di un credito d'imposta del 20 per cento da riconoscere agli sponsor, da aggiungere all’attuale detrazione fiscale del costo sul restante 80% della sponsorizzazione.

Ciclisti in cassa integrazione? È la seconda proposta avanzata dal consiglio federale FCI: estendere la misura della cassa integrazione anche agli atleti professionisti con ingaggi inferiori ai 50 mila euro annui.

Un fondo dalle scommesse. La terza ed ultima proposta, che si aggiunge a quella analoga prospettate dalla Lega Calcio, prevede la creazione di un fondo "salva ciclismo” destinando l'un per cento delle scommesse sportive sul ciclismo, o almeno dell’ammontare delle giocate.


					

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