Euro 2012

Rai Sport

Le lacrime di Alex

Schwazer al Tg1: "A Pechino ero pulito" [Video]. Alle 12.00 in diretta la conferenza stampa su Rai Sport

"In tre settimane ho distrutto tutto". E' un Alex Schwazer commosso e distrutto quello che mette la faccia al Tg1 e racconta quanto e' accaduto nelle ultime settimane e che ha portato alla sua esclusione dalle Olimpiadi per positivita'. "Quando il 30 e' arrivato il controllo e io sapevo che il giorno prima avevo fatto l'ultima iniezione, ho capito che era finita" ha aggiunto l'altoatesino, fidanzato di Carolina Kostner. Ed e' sulla pressione di essere il ragazzo della pattinatrice che adesso Schwazer punta il dito, confermando di aver fatto tutto da solo.


"Ho acquistato le cose, mi sono informato come prenderle, il piu' possibile, io non sono un dottore, non ho studiato medicina, ma tramite internet uno si puo' informare bene" ha detto il campione olimpico in carica a Pechino che ci tiene a tranquillizzare tutti sulla bonta' di quell'oro cinese. "Quell'oro e' pulito e tutti sanno come e' arrivato, ero praticamente anemico per il tanto allenamento che avevo fatto".


E il mea culpa oggi la fa anche il papa' di Alex, Joseph, che si rimprovera di non aver capito il disagio del figlio e di non aver fatto il possibile per aiutarlo. "Dovevo sapere ascoltare mio figlio, dovevo capire, la colpa e' mia, perche' se si vede un figlio, che durante tutto l'anno e' stato male, si deve capire e si deve cercare di parlargli. L'ultima volta che e' partito da qui era distrutto. Forse l'ha fatto per non deludere gli altri" le parole di Joseph Schwazer. 


"Spero che piano piano possa tornare a godersi un'altra vita perche' non c'e' solo l'atletica, ha una fidanzata che sta con lui anche in questi momenti. E' sempre dalla sua parte ed io dico grazie a Carolina (Kostner), grazie a Michele (Didoni), un allenatore che ha fatto tanti sacrifici. Io non posso che chiedere scusa" le sue parole. Intanto, dopo che il Coni ieri lo ha escluso con effetto immediato e decidendo senza pensarci due volte e dopo che il Cio stamattina ha liquidato con poche parole la questione ("Chi imbroglia non vince" le parole di un portavoce), oggi si e' messa in moto tutta la macchina italiana dell'antidoping.


La Procura ha infatti chiesto al Tribunale nazionale la sospensione immediata dell'atleta, accogliendo in pochissimo tempo la risposta positiva. Non sono mancate le reazioni anche oggi, dopo le tante registrate ieri, a partire dal Codacons che ha annunciato di voler studiare azioni legali perche' il fatto ha danneggiato l'Italia. Mario Pescante, membro italiano del Cio, si e' detto "triste per lo sport italiano ma anche contento perche' tutto questo significa che la lotta al doping sta funzionando"; il presidente della Fidal Franco Arese e' tornato a condannare fermamente il suo gesto, ma "apre" alla possibilita' di aiutarlo e di dargli la possibilita' di riscatto a Rio de Janeiro per le Olimpiadi del 2016. 


E per lui ha pianto l'eterna Josefa Idem, che della lotta al doping ha fatto l'emblema della sua carriera e che oggi, a 47 anni, ha centrato una finale olimpica alla sua ottava partecipazione. "Quando me l'hanno detto ieri sono rimasta sotto choc per alcuni minuti, mi sono venute le lacrime. C'e' grande tristezza, e' un lutto per lo sport italiano. Ho un'immagine cosi' bella di lui, e' un ragazzo che si e' tanto fatto voler bene, non so cosa lo abbia spinto, mi dispiace tantissimo che sia successo".
martedì, 7 agosto 2012, ore 20.21