Così, a pericolo scampato, l'ha proferita anche Leo Messi, eroe argentino di Quito in virtù della tripletta con cui - finalmente - ha preso l'Albiceleste per mano conducendola a Russia 2018 dalla porta principale.
"Eravamo venuti in Ecuador con quest'obiettivo - ha proseguito il 31enne fuoriclasse blaugrana nella cui bacheca manca proprio la Coppa del mondo - Fortunatamente, abbiamo reagito subito allo svantaggio. Tutto questo, ad ogni modo, ci fa crescere molto: siamo più forti dopo un'esperienza così".
Il ct Jorge Sampaoli è chiaramente soddisfatto, ma cerca di proteggere la sua stella, già scottata dalla finale persa a Brasile 2014. "Messi non deve un Mondiale all'Argentina - avverte - Casomai è il calcio a doverne uno a lui". "Non farò nessuna promessa", ha quindi chiarito il tecnico.