Gerrans prima maglia rosa

L'Orica vince la cronosquadre d'apertura

Simon Gerrans a Sanremo ha gia' alzato le braccia al cielo tre anni fa, al termine della 103ª classicissima di primavera, che si concluse sul lungomare Italo Calvino, dove oggi era posto l'arrivo della cronosquadre valida come 1ª tappa del 98° Giro d'Italia di ciclismo. 

L'australiano ha sfruttato il treno della Orica greenedge, la 'sua' squadra, per indossare la maglia rosa ed entrare definitivamente nella storia. "Questa citta' per me e' diventato un posto speciale, sinonimo di vittoria. La squadra mi ha permesso di chiudere in testa e alla fine ho indossato la maglia rosa. Una bella soddisfazione - spiega Gerrans -.
 
Nella prima parte del percorso abbiamo fatto lavorare i piu' forti, sapevamo che i primi km andavano affrontati ad alta velocita', in modo da guadagnare il piu' possibile
. Voglio tenermi la maglia rosa e sono consapevole di essere circondato da compagni fortissimi. E' un onore per me indossare questa maglia, cosi' come lo era stato vestire quella gialla al Tour".    
 
Anche in quella occasione, Gerrans aveva sfruttato una cronosquadre, per le vie di Nizza; al Giro 2009, invece, aveva fatto tesoro della propria potenza per staccare tutti nella scalata verso il santuario di San Luca, quindi mettere le mani sulla tappa bolognese del Giro del centenario vinto dal russo Denis Menchov.    
 
Sono altri gli obiettivi di Fabio Aru che oggi, a un certo punto, dopo avere tagliato il traguardo al primo posto nelle file del team Astana, ha pure pensato di poter vestire la maglia rosa. "Siamo un gruppo speciale e affiatato, formato da giovani talentuosi e uomini esperti - dice il sardo -: abbiamo ottenuto un ottimo tempo. Io non gareggiavo dal Giro della Catalogna e ci tenevo a partire bene. Cosi' come ci tengo a disputare un buon Giro, anche per la gioia dei tifosi italiani".   
"Chi lo dice che Aru va piano a cronometro?", e' il quesito di Diego Rosa, compagno di squadra dell'ex vice Nibali. Di certo non va piano Alberto Contador che e' "contento della passione e dell'affetto" che gli riservano i tifosi italiani, poi confessa che "e' importante recuperare in vista della tappa di domani", con arrivo a Genova.
 
"Siamo andati a tutta - confessa lo spagnolo, leader della russa Tinkoff-Saxo, che si e' arresa solo alla Orica -. Io penso che ci sara' da divertirsi nei prossimi giorni. Sono concentrato, motivato e pronto a dare battaglia". Gli avversari sono avvertiti, a cominciare dal tasmaniano Richie Porte, che si ritrova gia' costretto a inseguire. Una montagna in piu' da scalare per lui
 

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