Tavecchio e le offese a ebrei e gay

Dopo 'Opti Poba' ancora un incidente diplomatico per il n.1 della Figc

1446373280452_463183756.jpgNuova bufera sul presidente della Federcalcio, Carlo Tavecchio.

Questa mattina il Corriere della Sera pubblica sul proprio sito internet l'audio di alcune parti di un colloquio del numero 1 di via Allegri con il quotidiano online Soccerlife lo scorso giugno, in sui si sentono frasi imbarazzanti su ebrei e omosessuali. Parlando della sede della Lega Nazionale Dilettanti a Roma, di cui è stato presidente, Tavecchio definisce "ebreaccio" l'imprenditore romano Cesare Anticoli da cui nel 2008 venne acquistato l'immobile di piazzale Flaminio. "Non ho niente contro gli ebrei, ma meglio tenerli a bada", aggiunge ancora Tavecchio parlando con il direttore di Soccerlife Massimiliano Giacomini.

Sempre nel corso del colloquio Tavecchio cade in un'altra 'gaffe' parlando di un ex dirigente della Federazione, dice: "Ma è vero che è omosessuale? Io non ho nulla contro, però teneteli lontani da me. Io sono normalissimo". Il giornalista di Soccerlife, alla domanda sul perché il file sia venuto fuori solo ora, ha spiegato di essersi accorto tardi delle parole di Tavecchio contenute in numerose ore di registrazione. Interpellato dal quotidiano di via Solferino, il numero 1 della Figc si difende: "Sono evidentemente vittima di un ricatto, non ricordo le parole usate in quella conversazione, che potrebbe essere manipolata".

Da quando è diventato il presidente della Federazione, succedendo a Giancarlo Abete, il 72enne Tavecchio non è nuovo a gaffe imbarazzanti. Celebre, durante un discorso proprio dinanzi alla Lega Dilettanti, nell'affrontare il tema dei troppi stranieri nei campionati italiani, la frase: "Noi, invece, diciamo che Optì Pobà è venuto qua, che prima mangiava le banane, adesso gioca titolare nella Lazio".

Successivamente nel corso di una intervista alla trasmissione Report, il presidente federale parlando delle donne nel calcio disse: "Finora si riteneva che la donna fosse un soggetto handicappato rispetto al maschio sull'espressione atletica. Invece abbiamo riscontrato che sono molto simili". Fu sempre Soccerlife, infine, a rendere pubbliche le frasi dell'allora presidente della Leda Dilettanti Felice Belloli che nel corso di una assemblea definì le calciatrici "quattro lesbiche".

 "Sono vittima di un ricatto. Ho incontrato una persona che conosco da tempo - si è difeso Tavecchio interpellato dal Corriere della Sera - alla quale non ho concesso, come invece chiedeva, finanziamenti per la sua attività editoriale e la possibilità di utilizzare la Federazione come veicolo per ottenere contributi europei".

Sulle frasi contro gli ebrei, il numero 1 di via Allegri ha infine ricordato: "Ho ottimi rapporti con la Comunità ebraica, non solo di natura sportiva, e ho sostenuto la posizione di Israele nell'ultimo Congresso della Fifa. Ogni tentativo di screditarmi e calunniarmi attraverso metodi illeciti, che rispondono a metodologie oggi purtroppo assai diffuse, sarà perseguito nelle sedi opportune".

"Mente Tavecchio e sa di farlo. Sono stato io a rinunciare ai finanziamenti che avevo chiesto e al presentare alla dottoressa Gioia il progetto per il reperimento di fondi europei. Progetto che avevamo presentato alla dottoressa Moschini ma che poi Tavecchio voleva ne parlassi con l'avvocato Ilaria Gioia".

Così il giornalista Massimiliano Giacomini, direttore della rivista online SoccerLife, replica alle parole del presidente Figc Carlo Tavecchio, che al Corriere della Sera ha detto di essere stato vittima "di un ricatto" commentanto le frasi su gay e omosessuali a lui attribuite.

Giacomini quindi pubblica il testo di un sms inviato allo stesso Tavecchio lo scorso 20 settembre per dimostrare che è stato lui a rinunciare ai finanziementi di cui parla Tavecchio. "Caro presidente non la chiamo per non disturbarla il giorno di meritatissimo riposo le scrivo per dirle che martedì non sarò all'appuntamento con l'avvocato Gioia, che ho già provveduto ad avvertire, visto che non riteniamo utile per noi ripresentare il progetto. Grazie per l'opportunità Massimiliano Giacomini", è il testo dell'sms.

Giacomini conclude dicendo che "Tavecchio dice di essere vittima di un ricatto e di questo ne risponderà nelle sedi opportune, l'unica verità è che non ho fatto al meglio il mio lavoro visto che le frasi antisemite e antigay mi erano sfuggite ma sono sempre più convinto di aver fatto bene a rinunciare ai finanziamenti e a presentare il progetto Europa e mantenendo la libertà e l'indipendenza di SoccerLife e della mia redazione".

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  • pubblicato01.11.2015
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