Spalletti: 'Vogliamo uscire bene da questo derby'

Il tecnico della Roma: 'La Lazio? E' una squadra ben costruita'

1488288894504_GettyImages-632387040.jpg"La Lazio e' stata costruita per avere successo ed e' stata costruita bene, mi sembrava che l'unico dubbio fosse l'allenatore, ma ha dimostrato di non essere il rincalzo di nessuno, di essere un tecnico che puo' ambire ad allenare squadre di grande livello, affrontiamo una squadra forte".

Cosi' il  tecnico della Roma, Luciano Spalletti, alla vigilia della semifinale d'andata di Coppa Italia in programma domani sera. 

Dall'allenatore giallorosso elogi per Simone Inzaghi e per i biancocelesti: "sono bravi a compattarsi e a ripartire, hanno giocatori di qualita', ma anche di forza fisica e velocita', saranno squadra in campo e noi dovremo esserlo altrettanto e metterci qualcosa in piu' perche' vogliamo vincere questa semifinale. Il derby vale sempre il triplo, c'e' la partita da vincere, in questo caso c'e' anche la finale da giocare a Roma, poi e' una partita che sta a cuore ai nostri tifosi e noi siamo sensibili su cio' che sta a cuore. Abbiamo sempre raschiato sul fondo del barile nel preparare le partite, non ho mai visto giocatori disinteressati alla causa, poi questa volta ci si mette ancor piu' impegno".

Per Spalletti sara' una gara equilibrata perche' "il derby avvicina molto le qualita' delle due squadre e poi fra la Roma e la Lazio c'e' meno differenza tra Juve e Torino. E' una partita piu' equilibrata, in queste partite il fattore emotivo ti puo' dare e togliere qualcosa, a volte subentra un po' di timore e quando bussa alla porta ci deve essere il coraggio di guardarlo e farlo andare via".

"Magari chi dice che la Roma e' favorito e' lo stesso che scriveva che Dzeko non sapeva far gol, che non consideravano, Fazio, Emerson e Jesus...". Luciano Spalletti non e' che rifiuta l'etichetta da favorito, ma alla vigilia del derby con la Lazio manda una stoccata a chi non credeva nei suoi giocatori e adesso li esalta. "Si affrontano due squadre forti che se la giocheranno ad armi pari e che hanno costruito il loro percorso di gioco e vittorie, noi abbiamo altri obiettivi oltre a questa partita, loro puntano molto su questa sfida e bisognera' vedere come reagiranno a questa tensione di dover dare tutto, intanto siamo migliorati perche' non ho visto girare in rete video che richiamano agli armamenti o ad altre cose...".

Per Spalletti non "contano i derby precedenti, per me e i giocatori conta questa partita". Grande attesa ma pare che non ci sara' grande pubblico domani sera. "Noi non avremo la curva vuota, la Curva Sud non lo e' mai, e' casa nostra, le statistiche dicono che siamo moltissimi e in continua crescita, ovunque si respira aria giallorossa, la nostra curva e' un luogo che sara' sempre pienissimo e affollatissimo". Sull'eventuale rischio incidenti, Spalletti e' fiducioso. "E' un'occasione importante, bisogna vivere questi momenti come piaceri, le partite piu' belle sono in notturna, io se fossi un tifoso domani andrei a vedere la partita, tiferei, poi accetterei qualsiasi risultato".

Luciano Spalletti si gode il suo attacco e ha belle parole per tutti, ma soprattyutto per Radja Nainggolan. "Hanno qualita' diverse fra di loro e possono essere un completamento di un assieme che da' sempre sbocchi importanti. Dzeko e' fisico e tecnico, Salah e' veloce, leggero ma velenosissimo quando attacca la porta. Nainggolan sa fare tutto, qualsiasi cosa gli chiedi lui la sviluppa - spiega il tecnico giallorosso - Ho sentito tanti aggettivi e paragoni per Radja, ma per me lui e' l'evoluzione della specie del calciatore, se ne hai 10 come lui viene fuori una squadra fortissima senza dover badare al ruolo. Il nostro attacco e' un reparto che fa da traino alla squadra, ci portera' fino in fondo per come si stanno gestendo adesso".

Tornando a Nainggolan, che secondo Spalletti ricorda in qualche modo Perrotta, il tecnico giallorosso sottolinea: "quando sembra in riserva ti fa l'ultimo strappo e ti mette ko. Io non ho meriti su Nainggolan, lui sa fare tutto, ha il dribbling stretto, rincorre 10 giocatori, segna, e' un animale raro", ma questo non vuol dire che la Roma rischia di diventare Nainggolan-dipendente. 

"La squadra e' forte, parliamo di maturita' perche' i giocatori sono cresciuti tutti, c'e' stato un piccolo periodo in cui non ha giocato perche' ho scelto altri e la squadra ha vinto lo stesso, se facciamo questi discorsi facciamo gli errori del passato, la Roma non e' un giocatore solo, e' una squadra, una societa', un insieme. Come ha ben detto Radja dopo la partita con l'Inter, lui riesce a fare certe cose perche' c'e' una squadra che lo aiuta e alla quale lui da' tutto".

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  • pubblicato28.02.2017
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