Spalletti: "La gara di ritorno sarà decisiva"

Il tecnico della Roma: "Juve brava a tenere sempre alta l'asticella"

1481890710248_Getty-600034332.jpgLuciano Spalletti non usa mezzi termini e definisce la sfida con la Juve di domani a Torino come fondamentale per il percorso dei giallorossi.

"Il nostro discorso e' semplice da fare, per noi e' una partita fondamentale - ha detto il tecnico nella conferenza stampa alla vigilia della partitissima dello Juventus Stadium - Bisogna giocare la gara, anche noi siamo una squadra forte e dobbiamo andare a misurarci con loro, facendo valere la nostra forza".

Spalletti, che con la Juve non ha mai raccolto finora successi sulla panchina della Roma, svela quale e' il traguardo a lungo termine che deve raggiungere la sua squadra in questo campionato: "Io penso che il nostro obiettivo sia uno: trasformare la partita di ritorno contro i bianconeri in una sfida importantissima. Se riusciremo a far questo, avremo fatto un grande lavoro. La gara di domani e' fondamentale, ma quella definitiva sara' quella di ritorno".

L'ex mister di Udinese e Zenit ha poi sottolineato come sia cresciuta la sua Roma da quando e' arrivato e come la Juve sia un fattore importante per la Serie A: "Sono soddisfatto del cammino fatto da quando sono tornato: ci siamo impegnati e tutti di giorno in giorno stiamo attenti su quale dettaglio si puo' migliorare. E' stata una bella storia quella della Roma in questo periodo, ovviamente ci sono stati degli alti e bassi, pero' visto che la Juve e' stata brava a mantenere sempre l'asticella alta del calcio italiano in generale. La squadra bianconera e' stata sempre una forza importante.  Loro servono da stimolo alle altre squadre per poter far meglio, starle vicino e poterla raggiungere. Visto che noi qualche punticino lo abbiamo accorciato siamo contenti del nostro lavoro".

Spalletti, che esalta le qualita' di Buffon ("L'ho sempre considerato un portiere con i baffi, anche quando non li aveva..."), riabbraccera' Pjanic: "Quando siamo andati a Torino e' venuto a mangiare con noi. L'ho fatto sentire importantissimo, litigando con tutti volendolo far giocare dietro, accanto a De Rossi. E' una persona squisita sotto ogni aspetto, ci ha dato spunti interessantissimi perche' e' un campione vero. Sarebbe  ancora al centro del nostro gioco se fosse qui".

Il coach toscano, in caso di sconfitta, non getterebbe la spugna nella corsa allo scudetto: "Non si dice mai che e' finita, si pensa sempre a rimbalzare. Domani sara' fondamentale, durissima ma non impossibile. Anche loro, come noi, avranno settimane dure avendo piu' competizioni. Ci puo' essere il momento per loro meno felice, e allora si potrebbero recuperare dei punti, percorrendo pero' una strada senza errori".

Allegri lo ha definito, oltre che un grande allenatore, anche un grande attore: "Ha detto cosi'? Perche' non m'ha mai sentito cantare... - ride Spalletti - E' un grande amico, e rimane tale, una persona corretta e un grande allenatore. E' facile dire che vince perche' ha grandi giocatori, non e' cosi': c'e' da gestirli e da domarli tutti per farli rendere al meglio. Poi, quando sul finale di partita puoi inserire Pjanic  e Dybala... Ma di mezzo c'e' il clima dentro lo spogliatoio, e lui e' il primo della classe. Per questo si accetta qualche battuta". 

Infine, circa l'utilizzo della Var, Spalletti sottolinea che "a noi basta Orsato, cosi' come tutti gli altri che ci hanno mandato.  Siamo stati trattati coi guanti bianchi, e' tutta genteinternazionale, di qualita'. E Orsato e' una garanzia per tutti. La Var? E' un supporto importante ma va utilizzato nella maniera giusta. Bisogna metterla un po' a puntino, ma io sono a favore".

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  • pubblicato16.12.2016
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