Spalletti: "Mai lasciato Roma"

"La squadra è buona e bisogna giocare un buon calcio"

1452795263920_Spalletti2.jpg"Io non ho mai cancellato: non ho mai lasciato la Roma nel mio sentimento".

Così Luciano Spalletti commenta il suo ritorno in giallorosso, nel giorno in cui è stato ufficialmente nominato nuovo tecnico.

"Sono emozionato perché so quello che è il valore di questa città, di questa società e di questa squadra: lavorare con gente di valore mi emoziona", ha spiegato al sito ufficiale del club capitolino.

"Quando ho preso sul serio le voci sul mio ritorno? Quando ho ricevuto la telefonata del direttore, Walter Sabatini", ha chiarito Spalletti che ha descritto il presidente James Pallotta come "una persona che ha un entusiasmo eccezionale e che nonostante la distanza ha a cuore le sorti della nostra squadra, della nostra città e dei nostri colori. Ho trovato una persona che fa discorsi di programmazione futura e questo è l'aspetto più importante da trasferire del nostro presidente. La gente spesso pensa che chi vive lontano possa prendere queste esperienze come un gioco, un divertimento, ma per lui la Roma una cosa di cuore e questa è la cosa più importante".

Pallotta, ha proseguito il tecnico, "mi ha descritto tutta la sua programmazione e le sue ambizioni di crescita della società: il presidente è uno che guarda al futuro e vuole lavorare bene sin da adesso. Dettaglio molto importante per noi". "Se penso al mio trascorso con la Roma mi fa emozionare tutto, perché l'ho vissuta intensamente quella esperienza", ha proseguito Spalletti. "Ci sono stati vari passaggi ed è un pezzo importante della mia vita, sia dal punto di vista professionale sia da quello umano. Quelle notti giocate con lo stadio pieno in Champions non le dimenticherò mai. Anche l'inno cantato dallo stadio non l'ho mai dimenticato".

Parlando dell'idea che si è fatto della squadra odierna, il tecnico ha spiegato: "Quest'anno non abbiamo altra scelta, il campionato ha evidenziato che ci sono squadre che giocano bene: la nostra è buona e bisogna giocare un buon calcio per essere al livello degli altri. Abbiamo fatto dei passi avanti su quello che è il confronto in Europa, lì molte squadre iniziano con la palla dal dietro, stanno corte sul campo, sanno fare il fuorigioco, sanno pressare alto: questo gruppo ha le caratteristiche per farlo e lo ha fatto con Garcia. La mia attenzione va in questa direzione: diventare una squadra che gioca un buon calcio". "Penso che questo momento della Roma sia soprattutto mentale", ha concluso. "Spero che ritoccando i tasti giusti e parlando in maniera pulita e chiara alla squadra si possa ritrovare quello spirito e quel carattere, aspetti che vanno in evidenza prima dei numeri e dei moduli".

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  • pubblicato14.01.2016
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