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A Campitello Matese vince Intxausti

Lo spagnolo si aggiudica in solitaria l'ottava tappa, Contador sempre in rosa

1431791182313_intxausti.jpgBenat Intxausti ha vinto l'ottava tappa del Giro d'Italia, la Fiuggi-Campitello Matese  di 186.0 km primo vero arrivo in salita della corsa. Lo spagnolo della Movistar ha preceduto sul traguardo di 0.19" il connazionale Mikel Landa della Astana e lo svizzero Sebastien Reichenbach della Iam. Fabio Aru della Astana vince la volata per il 4° posto a 1'10" dal vincitore con a ruota Alberto Contador della Tinkoff Saxo e l'australiano Richie Porte del Team Sky. Contador mantiene la maglia rosa di leader della corsa.

Contador ha dimostrato di essere in buone condizioni dopo la caduta di due giorni fa e l'infortunio alla spalla. Sulle rampe verso Campitello, infatti, il campione spagnolo ha rintuzzato tutti i tentativi di Aru di strappargli la maglia rosa. In classifica generale Contador precede di 0.4" Aru, lo spagnolo ha infatti guadagnato 2" in un traguardo volante verso Campitello. In classifica occupa il terzo posto sempre Porte staccato di +0.22" dalla maglia rosa. Quarto Dario Cataldo della Astana a 0.30".

Domani è in programma la nona tappa con partenza da Benevento e arrivo a San Giorgio del Sannio dopo 215.0 km, frazione adatta ai velocisti ma con qualche possibilità di fuga.

Intxausti era tra i 12 corridori protagonisti di una lunga fuga dopo una prima ora umida e ventosa spesa dal gruppo a lottare per tenere le prime posizioni. Sui 15km della salita verso Campitello lo spagnolo ha fatto valere le sue doti di scalatore riuscendo a conservare un leggero vantaggio mentre alle sue spalle i big scatenavano la bagarre. 

"Pensavo di poter vincere una tappa, oggi avevo una possibilita' con una fuga assieme a grandi corridori, ho avuto gambe buone per tutto il giorno e ho aspettato gli ultimi 4 chilometri per attaccare a tutta". Cosi', ai nostri microfoni , Benat Intxausti commenta il suo successo sul traguardo in salita di Campitello Matese, il suo secondo al Giro dopo la tappa di Ivrea del 2013. "Sapevo che da dietro stavano salendo forte - spiega lo spagnolo della Movistar - ma avevo fiducia nelle mie sensazioni e nella mia condizione. Oggi volevo solo vincere"

CONTADOR: "Si sapeva che oggi Aru avrebbe provato, cosi' come Porte, ed ho cercato solo di controllare e un po' di attaccare, gestendo le forze". Alberto Contador, ancora in maglia rosa, e' soddisfatto non solo della sua leadership ma anche di come la sua spalla sta reagendo alla caduta di Castiglione della Pescaia. "Sono cotento, il tempo volge a mio favore - dice lo spagnolo della Tinkoff-Saxo - Non sto comodissimo in bicicletta e si vede, pero' questi giorni sono trascorsi senza problemi e questa e' la cosa piu' importante. Di notte dormo con il braccio immobilizzato e devo ricordarmi di averlo cosi': per la cronometro, molto lunga, sara' un problema". Il campione madrileno, infine, ammette di avere "grandissimo rispetto e ammirazione per Aru, mi sembra di rivedermi quando ero piu' giovane. Fara' grande il ciclismo italiano. I due secondi presi al traguardo volante? Ho un po' di esperienza in piu'..."

ARU: "C'ho provato e siamo riusciti a far uscire Landa. Va bene cosi', sono contentissimo per la squadra". Una battuta sulla maglia rosa: "Contador sta bene", assicura il sardo dell'Astana.

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  • pubblicato16.05.2015
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