Napoli ko a Bergamo, Juve in fuga

Vincono Genoa e Cagliari, pari tra Samp e Palermo

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AtalantaNapoli
La Juventus chiama, il Napoli non risponde. Se i tricolori espugnano Empoli nell'anticipo di mezzogiorno, i partenopei si fermano allo stadio Atleti Azzurri d'Italia, sconfitti per 1-0 dall'Atalanta con la rete decisiva di Petagna. Un ko che allontana gli azzurri dalla vetta, visto che i bianconeri sono ora a +4, e apre il 'dibattito' sulle fatiche europee che si fanno sentire in campionato. Senza lo squalificato Kessie e gli indisponibili Konko, Pinilla e Spinazzola, Gasperini scommette ancora in attacco su Petagna, preferito a Paloschi, supportato da Gomez. Reduce dalla grande serata di Champions League contro il Benfica, Sarri ha la rosa al completo e si affida ad un tridente offensivo composto da Callejon, Milik ed Insigne, con Mertens in panchina.

L'avvio di gara e' di marca partenopea, con Insigne che al 5', su punizione, si fa subito pericoloso. Pero' sono i nerazzurri ad andare in vantaggio al 9': cross dalla sinistra di Gomez, Koulibaly non ci arriva, la sfera sbatte sulla faccia di Ghoulam ed arriva tra i piedi di Petagna, che di forza mette dentro l'1-0. Il Napoli accusa il colpo e perde in lucidita', l'Atalanta si galvanizza e non rinuncia ad affondare quando trova spazi. Berisha fa poi il suo quando viene chiamato in causa: al 22' respinge coi piedi un destro di Callejon, al 29' vola sotto il 'sette' per spedire in corner una gran punizione di Ghoulam. Se dunque i campani sfiorano il pari, i padroni di casa vanno vicinissimi al raddoppio in altre tre occasioni. Al 33' Reina devia in angolo una botta di Gomez, al 34' Drame' stampa la traversa con un violento destro fa fuori e al 35' Petagna, tutto solo, stacca male al centro dell'area e non trova lo specchio. Al 42', grande azione del Napoli e Milik, al volo, esalta ancora le doti di Berisha. Di Zielinski, al 42', l'ultimo assalto di un primo tempo divertente e giocato a buoni ritmi.

Nella ripresa, dopo 9' Sarri mette dentro Mertens per uno spento Callejon e gli azzurri stringono d'assedio i lombardi. Un dominio sterile, quello del Napoli, che si rende minaccioso al 25' con un diagonale di Hamsik e che, per aumentare il peso in fase offensiva, beneficia anche dell'innesto di Gabbiadini. Le due panchine esauriscono i cambi (si rivede anche Giaccherini), il match non ha piu' ritmi elevati e, al 39', il Napoli rischia di subire il contropiede dell'Atalanta. Gabbiadini stacca senza trovare nessuno al centro, Grassi si invola nel piu' classico dei coast to coast arrivando pero' stanco alla conclusione. Nel recupero il Napoli tenta di strappare il pari senza pero' riuscirvi: Rizzoli fischia la fine e fa festa solo l'Atalanta. 


BolognaGenoa
Nel segno di Cholito: il secondo gol in serie A di Simeone jr, figlio d'arte con le stimmate del campione, ferma la striscia vincente in casa del Bologna che, dopo tre successi, inciampa con il Genoa. Il Grifone vince 1-0 contro un avversario in dieci e si rilancia dopo i due pareggi di fila. L'iniziale entusiasmo del Bologna, condìto da qualche palla gol, una rete annullata a Rigoni per fuorigioco, le espulsioni per proteste del tecnico genoano Juric e per doppia ammonizione di Gastaldello e un palo di Simeone sono la sintesi di un primo tempo vivace e tattico, innervositosi nel finale.

La partita a scacchi tra Donadoni e Juric produce poche vere palle gol ma tanto gioco. Se però il Bologna sembra poter comandare le operazioni, sfruttando la fantasia di Verdi e le incursioni di Nagy, il Genoa prende presto le misure e recupera campo bloccando i padroni di casa. Dopo un'occasione per Destro che al 28' - su assist di Nagy - manca il colpo di tacco vincente da pochi passi, ecco che nei 5' finali succede di tutto. Rigoni segna ma su segnalazione dell'assistente Maresca annulla, Juric si innervosisce e sbraita fin quando l'arbitro non lo manda via dal campo. Stessa sorte capita però anche a Gastaldello che rimedia prima un giallo per gioco falloso e poi, per proteste reiterate, anche un secondo cartellino che lascia il Bologna in dieci. Per il Genoa è il semaforo verde ad osare e prima del riposo sfiora il vantaggio con un clamoroso palo di Simeone: azione travolgente del Cholito che effettua una cavalcata di metà campo, resiste alla carica di Kraft e di Maietta e giunto dentro l'area di rigore calcia da posizione defilata colpendo il legno.

Ovvio che nella ripresa la gara cambi ma anche in inferiorità numerica il Bologna non appare rassegnato e ci prova con Destro e Verdi mentre il Genoa sembra vittima della sindrome dal "vorrei ma non posso". A sparigliare è Simeone con il gol che vale i tre punti per il Genoa. E' il 32': Laxalt va via sulla sinistra, si beve un avversario e serve a due passi dalla porta Giovanni Simeone che non sbaglia. Finale rovente, anche il Genoa resta in 10 dal 40' per l'espulsione di Gentiletti ma subito dopo il Bologna perde per rosso diretto anche Dzemaili e la gara finisce qui.


SampdoriaPalermo
La Sampdoria si salva all'ultimo respiro dalla quinta sconfitta consecutiva. Bruno Fernandes trova il Jolly rispondendo a Nestorovski e firmando un pareggio comunque meritato. Al Ferraris il Palermo si conferma squadra formato trasferta dove ha conquistato i 6 punti ottenuti fin qui in classifica (in casa ha perso tre partite su tre). Non basta tuttavia il terzo gol stagionale del solito Ilija Nestorovski. Una partita combattuta, giocata con pressing alto e spazi sempre molto stretti. Giampaolo non cambia e conferma il suo 4-3-1-2 con Muriel e Quagliarella a guidare l'attacco, supportati dal trequartista Alvarez. A centrocampo rientra l'ex Barreto dopo avere scontato il turno di squalifica; con il paraguaiano Torreira e Linetty, mentre resta fuori Cigarini, De Zerbi risponde con il 3-4-2-1 e riaffida una maglia da titolare in attacco al macedone Nestorovski, con Hilijemark e Diamanti a sostegno. A centrocampo Bruno Henrique al fianco di Gazzi. In difesa la spunta Cionek con Goldaniga e Gonzalez.

Al 4' la prima occasione del match per la Sampdoria: diagonale di Muriel che Povasec mette in angolo; sulla battuta di Alvarez conclusione a botta sicura di Quagliarella e salvataggio sulla linea di Gonzalez.  Al 9' si fa vedere ancora la Samp: Barreto che mette in mezzo per Linetty, sulla respinta la palla arriva a Muriel che calcia alto sopra la traversa. Pressing asfissiante da parte della Sampdoria che rende complicata la manovra dei rosanero. Il Palermo reagisce e al 14' Hiljemark soffia palla a Barreto e allarga per Aleesami, cross in mezzo e sulla respinta conclusione al volo debole dello svedese e Viviano blocca. Immediata la risposta doriana in contropiede con Muriel che nell'uno contro uno ha la meglio su Goldaniga e conclude prontamente sull'esterno della rete. Al 16' su cross dell'ex Rispoli, Nestorovski tenta la deviazione aerea di testa e manda il pallone alto sopra la traversa. Diversi gli errori di impostazione da parte del Palermo, complice il pressing alto doriano.

Al 37' siparietto poco gravole con Aleesami che vuole battere una rimessa che e' della Samp e scaglia la palla sui piedi di Giampaolo, ne nasce un parapiglia e gli animi si scaldano un po' troppo. Al 43' Sampdoria vicinissima al gol: corner di Alvarez e stacco di testa di Barreto piazzato sul secondo palo, salvataggio di Posavec in angolo. Al 46' l'ultima occasione della prima frazione: Posavec si fa intercettare il rinvio da Quagliarella, palla a Muriel che prova il diagonale ma il portiere si fa perdonare deviando in angolo che non si battera' per mancanza di tempo.

Comincia la ripresa e al 2' Samp insidiosa: punizione di Alvarez, incertezza di Posavec che non esce e Skriniar si ritrova il pallone tra i piedi nell'area piccola ma sbaglia tutto e manda sul fondo. Al 4' ci prova Alvarez che prova a sorprendere Posavec, la palla esce di poco. Al 10' Goldaniga si fa superare agevolmente da Muriel, conclusione del colombiano e salvataggio di piede da parte di Posavec. Primo cambio per De Zerbi che inserisce Chohev e a fargli spazio e' Hiljemark. Al 15' il Palermo passa in vantaggio: Aleesami crossa da sinistra, Skriniar scicola in mezzo all'area e il pallone arriva a Nestprovski che con freddezza insacca. Nella Samp Quagliarella lascia il posto  per infortunio a Schick, mentre al 20' Bruno Fernandes entra per Linetty.

Al 25' Samp insidiosa con una conclusione di Muriel dalla destra, non ci arriva per un soffio Bruno Fernandes. Altro cambio Palermo con Jajalo al posto di Bruno Henrique. Al 27' su cross di Muriel c'e' un tocco sospetto di Cionek con le braccia un po' larghe. Al 36' Praet rileva Alvarez per l'ultimo cambio della Sampdoria. Al 43' Bruno Fernandes prova la rovesciata sprecando una buona occasione perche' c'era Regini praticamente solo. Al 44' l'ultimo cambio con Diamanti che lascia il posto al giovane ex Juve Vouy, all'esordio. Il Palermo chiude in dieci per l'espulsione al 47' di Gazzi, che riceve il secondo giallo dopo un fallo su Torreira. Al 48' cross di Bruno Fernandes e colpo di testa a schiacciare di Skriniar che si salva con un colpo di reni. Sembra finita ma all'ultimo assalto al 50' arriva il pareggio doriano: conclusione di controbalzo di Bruno Fernandes che non lascia scampo a Posavec.


CagliariCrotone
Il Cagliari fa valere la legge del 'Sant'Elia' anche con il Crotone, vince 2-1 con le reti di Di Gennaro e Padoin (inutile il gol nel finale di Stoian) e si piazza in una tranquilla posizione di meta' classifica, a 10 punti. Crotone troppo rinunciatario nel primo tempo e sempre piu' ultimo. I sardi reagiscono alla sfortuna - sotto forma dei lunghi infortuni di Ionita, Storari e in ultimo Joao Pedro - e addentano la partita dal primo istante. Rastelli sostituisce il brasiliano restituendo a Di Gennaro il suo vecchio abito da trequartista e affidando le chiavi della regia a Tachtsidis. I padroni di casa giocano un primo tempo di grande intensita', aggressivi e puntuali nelle coperture, mentre la squadra di Nicola, a parte i timidi tentativi in solitaria di Falcinelli, il piu' delle volte abbandonato al suo destino, rimane chiusa a riccio a protezione della propria area di rigore. Un atteggiamento fin troppo prudente per una squadra affamata di punti contro un avversario che, al contrario, sta costruendo le proprie fortune in casa (2-2 in rimonta con la Roma, vittorie con Atalanta e Sampdoria). 

E' Di Gennaro a punire i pitagorici al 38' con un sinistro potente e angolato dalla distanza, praticamente da fermo, che prende uno strano effetto a uscire e diventa imparabile per Cordaz. Proprio il centrocampista scuola Milan, insieme a Tachtsidis, risulta tra i migliori dei suoi per lucidita' - nonostante il caldo estivo - e senso delle geometrie. Anche il greco prova a mettere la sua firma sul match ma al 25' Cordaz e' bravo a respingere il suo sinistro al volo su azione d'angolo. Il Crotone e' tutto nel destro in corsa di Tonev su servizio di Falcinelli e in un tentativo da lontanissimo dell'ex Sassuolo poco dopo la mezzora: pallone alto di poco.  Ospiti piu' volitivi a inizio di ripresa ed e' sempre Falcinelli il piu' attivo, muovendosi su tutto il fronte offensivo e provando a impensierire Rafael all'8'. Rastelli si sgola, il Cagliari sembra cullarsi sul vantaggio. Ma il raddoppio arriva ugualmente, ancora su iniziativa di Di Gennaro, che avanza in velocita' palla al piede e regala un pallone d'oro a Borriello: il sinistro del centravanti si stampa sulla traversa, sul proseguo dell'azione Sau appoggia a Padoin il cui destro deviato trova Cordaz in leggero ritardo: 2-0. 

La reazione degli ospiti e' affidata all'onnipresente Falcinelli e a un destro da fuori di Rosi ma e' ancora la squadra di Rastelli a rendersi pericolosa con Murru, che coglie l'esterno della rete con un potente sinistro in corsa, e il solito Di Gennaro, che tenta il sinistro a giro da dentro l'area, ma Cordaz si distende e para con la mano aperta. Con gli ingressi di Stoian e Simy il Crotone va in forcing e tenta l'assalto disperato, andando vicino al 1-2 con Dussenne (per due volte di testa, entrambe su cross del rumeno) e con la giovane punta nigeriana, che spreca da due passi, sempre di testa. 

La rete la trova, nel modo piu' incredibile, Stoian a tempo scaduto: punizione dai 40 metri, Rafael, forse disturbato dal sole, valuta male la traiettoria e il tiro-cross del rumeno si trasforma in un pallonetto imparabile. Ma per il Crotone e' troppo tardi: sesta sconfitta (e un pari) in sette giornate e ultimo posto solitario a 1 punto, con la salvezza gia' distante 5 punti e la panchina di Nicola sempre piu' in bilico.



 

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  • pubblicato02.10.2016
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