Milan battuto, il Genoa è terzo

La Lazio vince a Parma, l'Atalanta supera il Cesena in rimonta

1417967343545_460096896.jpgGenoa terza forza della serie A, la squadra di Gasperini batte a Marassi 1-0 il Milan, gol di Antonelli al 32' del primo tempo, e in classifica scavalca il Napoli portandosi a 26 punti, ferma a 21 la formazione rossonera.
 
Il primo acuto dell'incontro è di marca rossonera, all'8' prova l'azione personale Menez che punta l'area di rigore ma il tiro dal limite è debole. Il Genoa colleziona calci d'angolo, ben 4 nei primi 14 minuti, ma non riesce a rendersi pericoloso. Al 20' cross di Armero con El Shaarawy che stacca di testa ma la sfera è preda di Perin. Palla gol per il Milan al 28', Menez ruba palla a Kucka e si invola verso l'area ma a tu per tu con Perin il francese si fa ipnotizzare dal portiere che blocca in due tempi.

Ci prova da calcio d'angolo il Genoa, De Maio stacca di testa ma senza precisione nel tiro, ancora corner per il Genoa, Bertolacci tira direttamente in porta ma Lopez non si fa sorprendere. Il gol è nell'aria e arriva puntuale al minuto 32: sul nono angolo dei padroni di casa si fa trovare pronto Luca Antonelli che di testa insacca sul palo lontano di Diego Lopez.        
 
Al 40' è Mexes di testa a impensierire Perin. Due minuti dopo Bonaventura si fa largo tra le maglie rossoblu e va al tiro ma Perin blocca sicuro. Giro d'orologio e sono i grifoni nell'area meneghina, dopo un batti e ribatti Perotti tira a colpo sicuro ma Bonera salva sulla linea.
 
La ripresa comincia con un tentativo di deviazione in scivolata di Honda su cross di Armero, il giapponese è anticipato da Antonelli. Ci prova su punizione il 'Diavolo' ancora con l'ex Cska dal limite, sulla ribattuta della barriera si avventa Mexes ma Perin blocca. Al 65' buona azione genoana dalla sinistra, la sfera arriva in area ad Antonelli ma il suo cross è messo in angolo da De Jong.        
 
Inzaghi prova un Milan più offensivo e getta nella mischia Pazzini in sostituzione di Honda, fuori anche El Shaarawy per Niang. Sibila sopra la traversa un tiro di Roncaglia al 68'. Il Milan attacca e il Genoa punge in contropiede, a 10' dalla fine Falue mette in mezzo per Matri anticipato da Mexes.       
 
Il Milan prova ad aggredire l'avversario ma la manovra risulta piuttosto macchinosa e la retroguardia ligure ha gioco facile sugli avanti rossoneri. A 2' dalla fine però ha la palla buona Bonaventura che riceve in area un assist di testa di Niang ma il tiro e alto. Finisce 1-0 per il Genoa.



L'Atalanta batte il Cesena in rimonta e torna a vincere dopo sei giornate, portandosi momentaneamente a +4 sulla zona retrocessione. E dire che, in avvio, al Comunale pare di vedere i soliti difetti della squadra di Colanutuono, che costruisce delle buone occasioni, ma spreca tanto, soprattutto con il suo terzetto argentino: Moralez, Denis e Gomez falliscono un'occasione ciascuno (clamorosa quella di testa del Papu).

Molto più concreto il Cesena grazie a Defrel, che al 31' inventa un gol capolavoro - doppia finta in area e sinistro chirurgico a battere Sportiello - e al 42' raddoppia approfittando della libertà concessagli da Stendardo, che gli lascia prendere la mira per il diagonale del raddoppio.

L'Atalanta pare al tappeto, la rialzano i suoi difensori, che si inventano attaccanti con ottimi risultati: Benalouane accorcia nel recupero con una girata da centravanti, Stendardo, al 5' della ripresa, fa 2-2 in mischia. Il sorpasso è un gentile regalo del duo Leali-Capelli, che Moralez scarta a porta vuota. Di fatto, l'Atalanta segna tre gol in 8 minuti: un bel progresso rispetto ai 5 realizzati prima di questa gara nell'intero campionato. Dopo, però, torna alle vecchie abitudini mancando il 4-2 in altre due occasioni, con Bianchi e, soprattutto, Stendardo. Ma il Cesena non la forza e la qualità per approfittarne: ora la panchina di Bisoli è davvero in bilico.




Non basta al Parma la notizia della nuova cordata russo-cipriota che sta per chiudere l'acquisto del club da Ghirardi per evitare la dodicesima sconfitta stagionale e rimanere in fondo alla classifica. Una Lazio cinica e un po' fortunata strappa tre punti pesanti dopo due gare senza segnare e si affaccia in zona-Champions. Davvero un anno-no per la squadra di  Donadoni che non meritava la sconfitta anche se i biancocelesti hanno saputo contenerne la rabbia e gestire un vantaggio frutto soprattutto degli errori della difesa di casa.

Il primo tempo riserva il veleno nella coda, dopo un'iniziale supremazia laziale. La fiammata iniziale della Lazio, che  colpisce al 4' una traversa con Biglia su punizione, fa infatti posto alla maggior pressione dei ducali che protestano (a ragione) per un gol annullato all'11' a Gobbi per dubbia posizione irregolare di Cassano, si arrabbiano per una traversa colpita al 26' da Costa su assist di Lodi e vedono premiati i loro sforzi al 44'. Cross di Santacroce e Palladino di testa manda alle spalle di Marchetti.

Reazione della Lazio che pareggia a tempo praticamente scaduto: Iacobucci smanaccia su cross di Lulic, la palla finisce a Biglia che indirizza in porta di testa, interviene Mauri che sulla linea 'ruba' il gol al compagno, tra le proteste dei locali che chiedono un fuorigioco. Nella ripresa la gara  cambia con il gol laziale al 13': pasticcio tra Iacobucci e Gobbi: interviene Djordjevic, che serve Anderson solissimo ed il sorpasso è cosa fatta. La reazione gialloblù è veemente ma sterile e finisce con l'appassirsi col passare dei minuti.







 

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  • pubblicato07.12.2014
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