Mihajlovich: "Auguri Samp, ma ti batterò"

Gara decisiva per il tecnico rossonero sotto lo sguardo critico di Berlusconi

1448700780356_46318375.jpgDestini che si incrociano e potrebbero far nascere nuove storie.

Sinisa Mihajlovic e Vincenzo Montella avrebbero potuto incrociarsi anche prima, magari scambiando le due panchine. Il primo nel caso fosse rimasto a Genova, il secondo in caso di matrimonio rossonero, visto che il Milan lo ha corteggiato sempre, ma mai avvicinato concretamente.

Milan-Sampdoria sara' decisiva per entrambi. Il serbo deve uscire da un limbo che pare infinito, sotto lo sguardo crucciato del presidente Berlusconi.

L'ex 'aeroplanino' deve trovare i primi tre punti del suo nuovo corso blucerchiato, dopo la sconfitta di Udine. Il calendario dei rossoneri sembra giocare a loro favore: dopo la Sampdoria, avranno nell'ordine Carpi, Verona e Frosinone. Una ghiotta opportunita' per raccogliere piu' punti possibili, anche perche' Mihajlovic ha ancora ambizione di vertice: "Dopo la partita con il Napoli abbiamo avuto piu' di 2 punti di media a partita e sono convinto che nelle restanti riusciremo a mantenere questa media che l'anno scorso garantiva l'accesso in Champions. Abbiamo 6 partite fino al girone di ritorno, poi avremo quasi tutti gli scontri diretti nel girone di ritorno e sono convinto che possiamo fare meglio".

Per lui sara' una gara particolare, dai sentimenti forti ma che non verranno esternati, conoscendolo. Al serbo per ora basta la convinzione di poter vincere, anche se non si riesce a capire da dove possa nascere. 

"La Sampdoria e' una squadra ostica con giocatori che dalla meta' campo in su possono risolvere la gara in qualsiasi momento. E' vero che quest'anno hanno portato a casa solo 2 punti in trasferta, ma dovremo stare attenti. Ogni allenatore allena a proprio modo, ma ora e' presto per dare un giudizio. Auguro sempre il meglio possibile alla Sampdoria e al mio ex presidente auguro di non perdere mai il sorriso. Sono convinto che domani la vinciamo, sara' dura, ma dipende da noi".

Il tecnico consegna ai suoi ragazzi tutta la responsabilita' del risultato, che potrebbe lanciare i rossoneri verso il filotto finale di questo deludente 2015. Lui potra' dare il proprio contributo dalla panchina, con le scelte tattiche corrette. Per esempio, la questione modulo, ormai tormentone in quel di Milanello. L'assenza di Bertolacci avrebbe potuto indurlo a un ripensamento, tornando dal 4-4-2 al 4-3-3, ma il serbo sembra convinto: "Un giocatore non fa decidere per un modo o per l'altro. Sicuramente non aver quasi mai avuto l'investimento piu' importante a centrocampo ha pesato. Cosi' come Balotelli, che spero di avere entro Natale. Indipentemente dal modulo avremo sempre 4-5 giocatori offensivi. Poi a volte non siamo riusciti ad esprimere questo potenziale offensivo, ma l'idea e' sempre quella".

Mihajlovic non si accontenta, e ammette di aspettarsi piu' di dieci punti da qui sino a Natale, facendo capire di volerne 12. Per vincerle tutte, servira' un Milan diverso rispetto a quello visto a Torino contro la Juventus, squadra in crescita e che ha messo a nudo alcune falle di squadra. 

 Per molti questa squadra manca di personalita', ma il tecnico in questo caso non e' completamente d'accordo: "Sono tutti giocatori delle nazionali, quindi la hanno. Poi abbiamo perso contro una squadra che non e' ultima in classifica, che ha battuto il Manchester City l'altro ieri. Poi certo, dovevamo fare meglio in fase propositiva, ma eravamo poco lucidi anche per la grande fase difensiva che abbiamo fatto. Soprattutto da parte degli attaccanti esterni".

Nessun rimpianto per il tecnico, di aver scelto un'avventura difficile come questa: "Ferrero ha detto che ho cambiato moglie, andando al Milan? Il Milan e' come tutte le belle mogli: sono piu' problematiche rispetto a quelle meno belle". Idem per i presidenti, soprattutto se il tuo si chiama Silvio Berlusconi, arrivato oggi a Milanello e a colloquio con squadra e tecnico. Il numero uno rossonero ha fatto quadrato attorno alla squadra, cercando di capire assieme a loro cosa si debba risolvere per trovare continuita' di risultati.

Il tecnico si e' mostrato comunque felice per questa visita: "Ci fa piacere sentire la presenza e l'affetto del presidente, noi dobbiamo cercare di ripagare i suoi sforzi. Quando viene a Milanello ci da' una carica in piu'". Non ha voluto parlare Berlusconi, ma avra' voglia di vedere cambiamenti domani, quando presenziera' allo stadio per la partita. Sperando che il risultato questa volta possa essere diverso dalle ultime apparizioni. 

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  • pubblicato28.11.2015
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