Marotta: 'Col Real ce la giochiamo'

Il dg della Juve": "Una grande occasione difronte a tre corazzate"

sport_focus_image6a4bd143d66dc3022a8c6142e252aef9.jpg"Contro il Real vogliamo giocarcela fino in fondo con motivazione e voglia di fare bene".

Lo dice il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, ai microfoni di 'Radio Anch'io Sport'. 

E' una bellissima occasione per il calcio italiano e vogliamo coglierla nel migliore dei modi sapendo che ci troviamo davanti tre corazzate (Real Madrid, Barcellona, Bayern Monaco) che stanno dettando legge a livello europeo e mondiale", ha aggiunto.

Per la Juventus gli scudetti "vinti sul campo sono 33": ha poi ribadito il dg del club bianconero Marotta. Quanto alla possibilità di chiudere la diatriba sui 33 scudetti ufficiali, accettando la sentenza che ne riconosce ai bianconeri solo 31, Marotta è categorico:  "è una ferita non rimarginata e c'è un contenzioso aperto. La situazione che stiamo vivendo è iniqua, non dimentichiamo che la relazione di Palazzi (procuratore federale) è stata molto iniqua e pesante. Noi stiamo ancora aspettando che ci siano delle sentenze precise. I nostri lavorati stanno lavorando per per riportare a galla la verità". 

"Se immaginavo il giorno dell'addio di Conte che sarebbe andata a finire così? Così no. Ma che potevamo lottare per qualcosa di importante sì, perché c'erano forti motivazioni in noi e nei giocatori. La storia della Juve - ha aggiunto Marotta - insegna che passano allenatori, dirigenti e giocatori, ma la società vince sempre". Il dirigente traccia poi un parallelo fra l'attuale Ct dell'Italia e Max Allegri: "Entrambi sono grandi gestori di gruppo. Conte più duro, Allegri forse più morbido, ma per entrambi la finalità era vincere e abbiamo vinto".

Parlando poi di mercato: "Pogba in questo momento è il giovane migliore del mondo ed è normale che alcuni grandi club gli abbiano messo gli occhi addosso. Ma anche noi siamo un grande club e non siamo abituati a vendere. Nella sua storia la Juve ha fatto solo pochissime cessioni eccellenti - aggiunge - in questo momento non ci sono i presupposti perché Pogba possa essere messo sul mercato e lui non ha mostrato la volontà di andare via".

Il discorso si sposta poi su Carlos Tevez: "E' un caso un po' diverso - dice Marotta -, il suo contratto termina nel 2016 e, dopo aver girovagato in diversi club, ha nostalgia del suo Paese. Con noi ha fatto benissimo e comunque ora non esistono i presupposti perché il contratto possa interrompersi anticipatamente".

"Dybala è un calciatore interessante ed è un classe 1993. Con Zamparini ci siamo incontrati, è chiaro che oggi possano sussistere delle divergenze economiche. Lui giustamente farà il suo prezzo e noi faremo la nostra corsa". 

"Se Del Piero potrà tornare in società? So che sta prendendo parte a varie manifestazioni calcistiche. E' stato un punto di riferimento importante ma è anche vero che oggi la società è ben organizzata". 

 

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  • pubblicato04.05.2015
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