Lega Pro e B devono partire pulite

Il n.1 della Figc Tavecchio: "Non c'è l'obbligo di iniziare il 21 agosto"

1435738559478_463183754.jpgNon importante il quando ma il come. Carlo Tavecchio, presidente della Figc, dagli studi di "UnoMattina Estate" su Rai1 riconosce che l'inizio dei campionati di serie B e Lega Pro potrebbe slittare alla luce dei recenti scandali.

"Per l'Europa conta l'inizio dei campionati di serie A, abbiamo degli obblighi per Champions ed Europa League - spiega - Serie B e Lega Pro non hanno l'obbligo di partire il 21 agosto. Dobbiamo partire puliti, questo e' il problema. Dobbiamo fare di necessita' virtu', se partiamo con societa' non censurate o in itinere di censura, faremmo un errore. Se partono il 28 agosto anziche' il 21 nel panorama federale non cambia niente".

Dunque i tornei potrebbero slittare "in funzione della magistratura" ma dal punto di vista sportivo "i nostri processi dovranno avere immediato riscontro durante il mese di agosto".

"Dal punto di vista sportivo la lealta' e' stata calpestata, vilipesa. Un uomo di sport non puo' sentire queste cose. Ora c'e' un reo confesso, c'e' chiarezza, chi ha fatto il danno ha confessato e si parte con un punto chiaro - aggiunge - La giustizia parte almeno con un vantaggio e l'istruttoria sara' agevolata".

Per il futuro, Tavecchio insiste sulla necessita' di un 'casellario' per i dirigenti. "Il sistema dirigenziale italiano e' composto da 200 mila persone che si muovono in una galassia, emigrano da societa' dilettanti a societa' professionistiche senza alcun controllo sulle loro gestioni in precedenti situazioni per cui si potrebbe trovare una persona che ha fatto fallire una societa' di Lega Pro che diventa direttore generale in serie B.Dobbiamo fare un casellario sportivo dove ci siano i curricula di tutti quelli che si dichiarano dirigenti. Sarebbe un primo passo per un censimento". 

Casi come quello del Catania o gli scandali scommesse sono figli della crisi economica che attraversa il calcio italiano. "Le societa' hanno problemi economici devastanti, vuoi per cattive gestioni o per costi esorbitanti - spiega - e le necessita' gravi fanno l'uomo ladro. I presidenti provano in maniera illecita a raccogliere fondi, sono situazioni frutto di un sistema in crisi che va messo a posto e questo non puo' essere fatto senza regole precise di controllo".

Regole che la Figc ha gia' elaborato ma che non puo' mettere subito in atto "perche' ci sarebbero molte criticita', ci sarebbero societa' di serie A con problemi d'iscrizione. Ci vuole un piano quinquennale per mettere a regime tutti i processi economici e salvare questo sistema. Oggi i diritti tv sono in soccorso ma se fossero messi a regime in maniera corretta, con aziende con bilanci seri, dove i costi gestionali non superano le spese, il Paese sportivo si salverebbe". 

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  • pubblicato01.07.2015
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