L'agosto nero di Mourinho

Polemiche e ko: il Chelsea è già a -5 dalla vetta

1439809475930_463494706.jpgL'agosto da incubo di José Mourinho fin qui è trascorso tra faide interne, consuete polemiche e imbarazzanti sconfitte.

Ma, soprattutto, ancora orfano di vittorie. Tre uscite ufficiali, più l'amichevole con la Fiorentina: tre ko ed un pareggio. Un bilancio allarmante per i campioni d'Inghilterra, nell'unanimità dei pronostici indicati come la squadra da battere ed invece già a -5 dalla vetta della
Premier League.

Inaspettatamente, il Chelsea si è scoperto debole e vulnerabile, con una difesa colabrodo che ha incassato cinque gol nelle prime due uscite di Premier League. All'esordio il 2-2 casalingo contro lo Swansea e lo strascico di polemiche con il medico sociale Eva Carneiro.

Domenica l'imbarcata (3-0) in casa del Manchester City. "Un punteggio fasullo", ha cercato di minimizzare Mourinho, senza troppa convinzione. Degna conclusione di una settimana ruotata attorno all'allontanamento della Carneiro, rea di aver soccorso Eden Hazard lasciando il Chelsea in inferiorità numerica. Il portoghese, senza troppi giri di parola, l'ha definita "ignorante di calcio", prima di dispensarla da ogni incarico ed allontanarla dalla panchina a tempo indeterminato.

Una scelta legittima, ma che gli è costata l'accusa di sessismo, finendo per monopolizzare la vigilia contro il City a scapito della concentrazione sul difficile impegno che attendeva i blues. Così la trasferta si è rivelata presto una bocciatura senza appello. Soprattutto a livello difensivo, con Ivanovic irriconoscibile e John Terry imbarazzante.

In attesa di un nuovo rilancio per John Stones, i Blues hanno investito oltre 30 milioni di euro su Baba Rahman, giovane difensore dell'Augsburg. Una pezza che potrebbe non bastare, perché Hazard è in ritardo di condizione e Diego Costa la controfigura dell'attaccante letale dell'anno scorso.

Troppo esperto Mou per anticipare processi in piazza, a maggior ragione sotto Ferragosto. Ma il portoghese è il primo a sapere che i problemi sono tanti e non di immediata soluzione. "Se ti trovi indietro di cinque punti a cinque giornate dal termine, rimontare è una missione impossibile. Ma ci restano ancora 36 partite, la strada è ancora lunga".

Che però potrebbe trasformarsi in una rincorsa ad handicap se i Blues non ritroveranno subito l'identità smarrita.

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  • pubblicato17.08.2015
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