La fuga scudetto e l'ostacolo Spalletti

Da Meazza a Bonimba, da Maradona a Cavani, sfida a suon di gol

1508404058923_lothar-matthaus-su-maradona-diego-mi-voleva-al-napoli.jpgAttardate Juve e Roma, ad inseguire il Napoli dei record è ora solo la nuova Inter cinese che Spalletti sta traghettando verso l'eccellenza con le prodezze di Icardi e il suo talento di assemblatore di gruppi poco omogenei. Polso, lavoro maniacale, idee chiare hanno permesso al tecnico di restare al secondo posto, che aveva lasciato alla Roma, pur con un coefficiente di difficoltà maggiore. E ora la sua Inter  imperfetta ma cinica sfida il pronostico e prova sabato al San Paolo a fare lo sgambetto alla macchina perfetta di Sarri che, dopo un inizio scellerato, non ha sfigurato neanche col City di Guardiola, al momento forse la squadra piu' forte d'Europa.    

Se il Napoli travolge anche l'Inter la fuga scudetto sarà difficile da arginare, anche perchè in serie A sembra proprio arduo contrastare la ragnatela veloce di passaggi che liberano i tre folletti dell'attacco. Ma l'Inter, salda in difesa, tonica e avvantaggiata dalla mancanza di coppe, è temibile con i contropiede micidiali organizzati da Candreva e Perisic e finalizzati da Icardi, per cui la sfida di sabato si presenta ricca di fascino. Tra i due tecnici toscani formatisi nell'Empoli Spalletti ha vinto due confronti su tre mentre nei cinque confronti degli ultimi due anni i padroni di casa sono in vantaggio 3-2. Ma per i nerazzurri le trasferte di Napoli sono da tempo infauste: la vittoria in serie A manca infatti da 20 anni, dai tempi di Ronaldo.    

Napoli-Inter ha meno appeal di un derby o di un Milan-Juve ma è tra i confronti storici del calcio italiano, illuminato nel tempo dalle imprese di Sallustro, Altafini, Maradona e Cavani da un lato, Meazza, Lorenzi, Boninsegna, Milito dall'altra. La nobiltà senza tempo la testimonia la prima rete assoluta, segnata da un asso come Fulvio Bernardini in un 3-0 esterno dell'Inter di 91 anni fa, il 3 ottobre 1926, completato da una doppietta del poliziotto austriaco Anton Powolny, autore di un poker nel funambolico 9-2 due mesi dopo.    

Un'epoca di bocconi amari per il Napoli che, dopo il primo successo per 4-1 con doppietta di Sallustro nel 1929, nel ritorno rimedia un 8-1 cui il giovane talento Meazza collabora con una tripletta. Le goleade d'antan si completano con un 6-1 per l'Inter nel 1931 e col primo successo esterno del Napoli, un pirotecnico 5-3 con doppietta del trascinatore Vojak nel 1933. La via crucis partenopea prosegue (5-1 nel 1941, doppietta di 'Veleno' Lorenzi nel 4-3 del 1950 e tripletta nel 5-1 del 1952, tris di Di Giacomo nel 5-1 esterno del 1963) ma nel Napoli di Iuliano arrivano Altafini, Sivori ed ecco il doppio 3-1 con doppiette di  Altafini e Cane' nel 1966 e nel 1969.

Poi c'e' un'immagine indelebile del 1971: la testa di Boninsegna che colpisce il pallone e segna nell'impatto con la suola di Panzanato, una foto che da' ancora i brividi ma che non provoca danni a Bonimba, autore di una doppietta (con un rigore generoso) per il 2-1 che castiga il Napoli e sospinge i nerazzurri allo scudetto. Passano sette anni ed ecco la finale di Coppa Italia: capitan Bini confeziona il 2-1 in rimonta che consegna il trofeo all'Inter. Poi nel 1980 si impone con un punteggio d'altri tempi, 4-3 a Napoli (conduceva 3-0) con doppietta di Muraro.    

A fine decennio epiche battaglie tra i due superteam a guida carismatica, Matthaeus e Maradona: nel 1988 volata scudetto tra le due rivali col  tedesco che fissa il 2-1 alla 30/a firmando il 13/o tricolore, ma l'anno dopo il 2-0 per i partenopei firmato Maradona e Careca da' la spinta per la vittoria al fotofinish sul Milan. Momenti di gloria prima di una fase di impasse in cui c'è spazio per un 4-0 per i nerazzurri nel 1996 con doppiette di Ganz e Branca, ma l'Inter deve attendere il 2005 per tornare a vincere.

Il Napoli passa per il purgatorio della B, risorge con De Laurentiis e da 12 anni e' una sfida spesso al vertice: nel 2009 tacco di Muntari e cucchiaio di Lavezzi per un 2-1 nerazzurro, nel 2011 3-1 per l'Inter con doppietta di Motta a cui risponde l'anno dopo il Napoli con un 3-0 a San Siro. Poi i partenopei esagerano con Cavani: doppietta in Coppa Italia, tripletta nel 3-1 del 2013. E c'e' anche un 4-2 trionfale per Mazzarri, prima del suo infausto trasferimento all'Inter. Poi ancora tanto Napoli, col 3-0 al San Paolo e l'1-0 a San Siro dell'ultima stagione che indicano una supremazia consolidata. Ma con Spalletti l'Inter ha cambiato registro per cui lo scontro al vertice di sabato potrebbe riservare delle sorprese.

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  • pubblicato19.10.2017
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