La Roma giocherà per lo scudetto

Il ds Sabatini: "Non so se ci riusciremo, ma dovremo farlo"

1410441966907_454969318.jpg"Giocheremo per vincere lo scudetto, non so se ci riusciremo ma dovremo farlo".

Sono le parole del ds della Roma, Walter Sabatini. Il dirigente si e' detto certo di aver costruito "una squadra competitiva. La Roma ha tutti i requisiti per lottare per lo scudetto, ma non dimentico che tutte le altre squadre si sono rinforzate".

"Disposto a non fumare per un mese in caso di scudetto? No, datemi un'alternativa, anche perche' per me la sigaretta sarebbe celebrativa" conclude Sabatini parlando a Trigoria.  "Noi piu' forti della Juventus? Non hanno ceduto nessuno, e anzi hanno inserito qualcosa, quindi non possiamo certo pensare  che si sia indebolita" sottolinea poi  Sabatini. "Noi pensiamo di aver ridotto il gap con loro, ma sarebbe sbagliato non ricordare che hanno fatto 102 punti lo scorso anno e non e' detto che non possano ripetersi". 

"Strootman sara' un grandissimo acquisto, il nostro desiderio forte e motivato e' di trattenere Kevin, che e' stato l'anno scorso e continua a essere anche da infortunato un punto di forza". Sabatini blinda il centrocampista olandese, dato nel mirino del Manchester United del connazionale Van Gaal.

"Oggi e' incedibile anche se poi nel calcio bisogna contestualizzare tutto - aggiunge - Tutti lo vorremmo con noi per sempre ma non so cosa succedera'". Per quanto riguarda invece Rabiot, "e' un giocatore eccezionale, non possiamo non seguirlo. E' un calciatore che vorremmo e tratteremo attraverso una linearita' di comportamenti, in sintonia col Paris Saint Germain. Non aspetteremo che vada a parametro zero, e' una scelta strategica, politica che abbiamo fatto, ci comportiamo da grande societa'. Ma sara' molto difficile", ammette.  

Sabatini, nel complesso, e'  comunque soddisfatto di come si e' mossa la Roma anche se "sono sempre dentro una dimensione di inquietudine permanente, non sono mai totalmente sereno, soddisfatto. Sono sicuro che questa squadra e' competitiva ma questo non tace la mia inquietudine. Quando finisce una campagna acquisti il saldo emotivo e' sempre negativo, purtroppo devo fare delle scelte che mi addolorano - prosegue il ds giallorosso - Ma ora il gruppo deve dimostrare di essere una grande squadra. Andiamo avanti con fiducia, vogliamo migliorare il cammino dello scorso anno e credo che la squadra abbia tutti i requisiti per  lottare per lo scudetto, anche se le nostre avversarie si sono rinforzate". 

Medhi Benatia aveva manifestato la volontà di restare alla Roma, ma chiedendo condizioni che il club giallorosso non poteva accettare. E' questa la sintesi della trattativa che ha portato il difensore marocchino a trasferirsi al Bayern Monaco. "Indugerei poco sull'argomento. Il presidente Pallotta è stato esaustivo e tombale nel definire la situazione", dice il dirigente giallorosso.

"Il Bayern Monaco ci ha fatto sapere che gradirebbe la fine di questo conciliabolo pubblico. Potrei aggiungere delle cose, credo di doverlo fare per restituire una quota di verità a favore di Benatia. Lui - prosegue Sabatini - ha cercato di fare bene alcune cose, è scivolato successivamente, ma i presupposti sono stati buoni. Quando l'ho cercato, lui aveva un'offerta da una squadra italiana molto superiore alla nostra, ma ha accettato in maniera rocambolesca la nostra, che era più bassa".
 
 "A gennaio - continua il ds - ho ricevuto sollecitazioni esterne e si è presentato dicendo che aveva offerte importanti, ma che voleva rimanere alla Roma a certe condizioni, che se non si fossero concretizzate lo avrebbero fatto deluso dalla Roma. E' evidente che la mia risposta non potesse essere positiva. Ma ho detto che gli avremmo adeguato il contratto rispetto ai soldi persi sulla scelta".

"Era un adeguamento consistente e abbiamo sperato di tenerlo con noi fino a maggio e oltre. A maggio - prosegue Sabatini - comunicai e dissi che il prezzo di Benatia sarebbe stato di 61 milioni perché facevo riferimento al monolite Benatia. Il prezzo poi realizzato e per cui posso essere contestato è relativo al simulacro di Benatia, che non aveva forza, voglia e determinazione per essere il calciatore che abbiamo apprezzato".

"Maicon e' stato un campione e continua a esserlo, a parte qualche eccesso nel suo modo di essere che possiamo tollerare, quando arriva al campo di allenamento, soffre e di questo lo ringrazio". Sabatini prende le difese del brasiliano, recentemente rimandato a casa dalla Selecao per questioni disciplinari.

"Maicon, per venire alla Roma, ha rifiutato una cifra incommensurabile, grandissima, ha rinunciato a tanti di quei soldi che difficilmente un calciatore lo farebbe - aggiunge - Ha accettato un'offerta modesta rispetto al suo valore e gli dobbiamo grande rispetto. Lo scorso anno ha giocato 28 partite di grandissimo livello andando in campo in condizioni disastrose dal punto di vista fisico".  

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  • pubblicato11.09.2014
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