Il calcio che conta ritrova un pezzo importante della sua storia. La Pro Vercelli, sette scudetti vinti e una storia ultrasecolare, ha pareggiato 1-1 con l'Alto Adige nei play-off di Lega Pro. E, grazie alla vittoria per 1-0 dell'andata, torna in serie B dopo un solo anno di 'purgatorio'. La promozione è la ciliegina sulla torta di una stagione gagliarda, conclusa a un solo punto dalla vetta e con la difesa meno battuta d'Italia.
"Dopo una retrocessione era molto difficile ripartire subito - commenta a caldo il patron della squadra, Massimo Secondo -. Abbiamo indovinato allenatore e dirigente sportivo e ora ci godiamo la promozione". Il capolavoro porta infatti la firma di Cristiano Scazzola, l'allenatore che in una sola stagione ha saputo rispolverare lo spirito perso lo scorso anno e bissare la storica promozione nel campionato cadetto - dopo un'attesa di 64 anni - del 2012.
La partita di oggi pomeriggio, in un tutto esaurito stadio Piola - il nome di uno dei giocatori mito della storia di questa squadra -, è la fotocopia del campionato dei piemontesi. Ed è la conferma del grande cuore dei Leoni. Che, in svantaggio al 16' del primo tempo, non si sono fatti prendere dall'affanno, nonostante il gioco migliore degli avversari. La svolta nell'intervallo. I ragazzi di Scazzola entrano in campo con un altro spirito e, dopo soli 4', raggiungono il pari con un colpo di tacco di Fabiano al termine di una serie di rimpalli davanti alla porta avversaria.
Per una decina di minuti i padroni di casa sembrano poter ottenere la vittoria, e sfiorano il raddoppio in un paio di occasioni. Poi torna la sofferenza, che lascia il posto alla festa e alle lacrime di gioia soltanto al fischio finale dell'arbitro. "E' nella storia della Pro soffrire - afferma tra le lacrime mister Scazzola - ma quello di oggi è un risultato più che meritato. Quello che è stato fatto dall'inizio dell'anno è straordinario, la squadra oltre ai play off avrebbe meritato addirittura di vincere il campionato".
