Inter di misura anche a Torino

I nerazzurri superano i granata con l'ennesimo 1-0 stagionale, di Kondogbia il gol partita

1446988746414_1.jpgSettima vittoria per 1-0 della stagione per l'Inter di Roberto Mancini che batte il Torino allo stadio Olimpico mantenendo la testa della classifica, a decidere l'incontro la rete al 31' del primo tempo di Geoffrey Kondogbia. In classifica i nerazzurri salgono a 27 punti, fermo a 15 il Torino.

Il primo spunto è di marca granata con Vives, la conclusione del centrocampista si spegne tra le braccia di Handanovic. Non sta a guardare la squadra ospite che al 9' affonda sulla sinistra con Icardi che mette al centro un pallone insidioso ma Moretti anticipa Palacio sul primo palo, dopo un batti e ribatti la sfera arriva a Icardi, la conclusione di testa dell'attaccante termina sul fondo. Al 16' cross di Nagatomo, la palla prende una strana traiettoria e Padelli, disturbato dal sole, tocca in angolo.

La partita sale di intensità, al 19' ripartenza di Bruno Peres che prende palla a centrocampo e arriva fino al limite dell'area dove, prima di esser chiuso dai difensori, tenta la conclusione alta sopra la traversa. Ancora una azione per il Toro: Baselli sbaglia l'ultimo tocco per Quagliarella. Alla mezz'ora granata a un passo dal vantaggio, l'ex Benassi riceve palla al limite da posizione un po' defilata e lascia partire un destro che colpisce la traversa con Handanovic battuto.

Gol sbagliato gol subito, al minuto 31' l'Inter passa: punizione tesa di Nagatomo allungata di testa da Palacio, sul secondo palo è pronto alla deviazione vincente Kondogbia. La reazione del Torino è sui piedi di Belotti che devia un cross di Quagliarella ma la sfera termina a lato. Proteste dei padroni di casa al 40' per un contatto in area tra il solito Belotti e Murillo ma l'arbitro Irrati lascia correre, allo scadere Padelli in pugno sventa un cross di Nagatomo in area.

Grande occasione in apertura di ripresa per il Torino, Quagliarella si avventa nell'area piccola su cross di Molinaro ma Handanovic respinge, è pronto per il tap-in vincente Belotti ma il numero uno nerazzurro si supera respingendo. Spinge l'11 di Ventura e Handanovic è chiamato ad altri due interventi sulle conclusioni di Bruno Peres e Quagliarella. La replica dell'Inter è un tiro a giro di Nagatomo che esce di poco.

Ventura prova a dare più peso all'attacco: dentro Maxi Lopex, esce Belotti. Il neo entrato è protagonista di un contatto in area con Juan Jesus ma secondo l'arbitro non ci sono gli estremi per il rigore. Al 72' tiro dalla distanza di destro di Quagliarella, la sfera viene deviata in angolo da un difensore. Mani tra i capelli per Quagliarella all'80, l'attaccante arpiona un pallone in area e si gira ma Handanovic devia in corner. Replica l'Inter con L'Ljajic che da posizione favorevole in area spara alto.

Entra anche Amauri al posto di Baselli. A 3' dalla fine ancora in avanti il Torino con Vives che imbeccato da Quagliarella dal cuore dell'area prova a sorprendere Handanovic da posizione defilata ma il portiere nerazzurro in uscita bassa copre lo specchio della porta.

MANCINI: "La sostituzione di Icardi è un segnale al giocatore? No, assolutamente, non capisco perché ogni volta che viene sostituito un giocatore bisogna fare polemiche. Icardi ha fatto quello che doveva fare, noi da lui ci aspettiamo tanto, alla fine sarà quello che farà più gol di tutti. Ci vuole solo tempo".

"La scelta di Palacio al posto di Jovetic? Rodrigo stava facendo molto bene in allenamento, era molto in forma e infatti fino a che ha retto con le gambe e con il fiato ha fatto molto bene", aggiunge.

"Troppo recupero nel finale? 6 minuti e mezzo di recupero non li danno neanche a Old Trafford quando lo United perde. Abbiamo avuto altre occasioni per fare il 2-0. Il Torino è una squadra molto difficile da affrontare, se non fai gol rischi di non vincere.

Pirlo all'Inter? Non posso rispondere a questa domanda, non abbiamo mai parlato con lui e lui non ha mai parlato con noi", conclude Mancini.

HANDANOVIC: "Tre punti. Sono fondamentali oggi perché prima di andare in Nazionale rimaniamo dove siamo in classifica e questo è importante per tutti. Penso che la squadra abbia lavorato tutta insieme, sapevamo che era una partita tosta, difficile da affrontare, anche tatticamente. Alla fine siamo stati cinici e abbiamo preso quello che ci appartiene. Penso che tutta la squadra lavori, anche gli esterni, le punte. Corrono tutti come dei matti e questa è l'unica strada", aggiunge il portiere sloveno.

Lo Scudetto comincia a diventare un pensiero concreto. "Noi dobbiamo pensare come ci siamo allenati adesso, come abbiamo preparato queste partite e come adesso abbiamo vinto. Magari non andrà sempre tutto bene, bisogna essere umili. E' passato solo un terzo del campionato, pensare adesso allo Scudetto sarebbe inutile", dice Handanovic.

L'Inter migliora nonostante Mancini cambi continuamente gli interpreti in campo. "Questa è la dimostrazione che siamo un grande gruppo, tutti si devono far trovare pronti, c'è competizione e tutti si allenano bene. L'importante è lo spirito della squadra. Magari quelli che oggi non hanno giocato e hanno fatto bene contro la Roma, saranno in campo tra due settimane contro il Frosinone. Non si sa, questa penso sia la nostra forza", dice sempre Handanovic.

"Per l'annuncio del rinnovo è solo una questione di giorni? Non lo so. Non ci sono problemi, siamo d'accordo con la società. Non so se sarà dopo Natale o quando sarà, però non penso che ci siano problemi", conclude.

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  • pubblicato08.11.2015
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