Pallotta, ce la giochiamo con tutti

Il presidente giallorosso in vista della supersfida di domenica: "Sarà comunque una partita difficile"

Juve-Roma, Pallotta fiducioso"La Roma se la può giocare con tutte le squadre al mondo". Dopo aver assistito allo spettacolo offerto da Totti e compagni in Champions League sul campo del City, il presidente James Pallotta attende con ansia lo scontro diretto di Torino con la Juventus. "Il risultato dipenderà da molti fattori, ma se pensate che dopo il gol subito a Manchester abbiamo reagito subito con grande orgoglio, questo mi fa sperare il meglio", confessa il patron statunitense che sogna di sbancare per la prima volta lo Juventus Stadium, decisamente avaro di soddisfazioni da quando ha assunto il comando a Trigoria.

Le ultime due trasferte piemontesi hanno visto la Roma soccombere nettamente (4-1 nel 2012/13 e 3-0 lo scorso anno), ma stavolta nella Capitale c'è la convinzione di aver colmato il gap coi bianconeri. "Con la Juventus siamo felici di potercela giocare a pari punti - sottolinea il ds Walter Sabatini da Rieti, dove ha ricevuto il 'Premio Scopigno' quale miglior manager della Serie A nella passata stagione -. Andiamo a Torino con lo stesso spirito e mentalità di Manchester, vogliamo giocare alla pari con tutti per prevalere. Dopo il pari col City tutti noi abbiamo acquisito ulteriore consapevolezza, vogliamo esserci e fare le cose bene fino al termine della stagione".

Stagione che Sabatini si augura più movimentata rispetto a quella scorsa, con altri club in grado di mettere il bastone tra le ruote della Juventus. "Se altre squadre torneranno su in classifica e vinceranno le loro partite ci sarà una dialettica diversa e le nostre possibilità potrebbero crescere - il ragionamento del ds -. Preferirei avere un campionato più articolato e che esprima altre partite di grande livello. Ma succederà, in Italia ci sono almeno 4-5 squadre molto forti che verranno fuori presto".

Su chi sarà l'uomo in più a Torino, poi, Sabatini preferisce non sbilanciarsi. "Sarebbe facile identificare 3-4 giocatori che ricorrentemente decidono le partite, ma credo che prevarrà la squadra che vorrà più fortemente fare risultato e che riuscirà ad avere la tranquillità, la lucidità e la serenità per mettere in campo tutte le proprie risorse, tutte le proprie qualità - spiega il dirigente -. In queste partite a volte viene infatti a mancare questo aspetto, le squadre non riescono a esprimere il proprio valore da un punto di vista nervoso, tecnico, oltre che tattico".

Certo, dopo il gol in Champions e i complimenti arrivati da ogni latitudine, in molti si attendono un'altra prova super da parte di Totti. "Sente fortissimo l'esigenza di fare qualcosa di grande nella Roma e qualcosa da poter raccontare a sua volta tra qualche anno - riconosce Sabatini -. Vuole qualcosa, non ce lo dice, ma capisco dai suoi comportamenti che vuole portare a casa qualche trofeo".

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  • pubblicato02.10.2014
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