"Sono molto soddisfatto dei miei giocatori e voglio lottare più che mai. Ovviamente voglio rimanere qui anche il prossimo anno".
Così Pep Guardiola prova a fugare in conferenza stampa tutti i dubbi sul suo futuro alla guida de Bayern Monaco.
Il tecnico spagnolo ha quindi smentito che le clamorose dimissioni del dottor Hans-Wilhelm Muller-Wohlfahrt, storico medico della squadra, e di suoi tre assistenti sia dovuto alle sue critiche per i troppi infortuni degli ultimi tempi con la conseguente sconfitta in Champions contro il Porto.
"Io sono l'unica persona responsabile di questa sconfitta. Proprio come lo ero l'anno scorso quando abbiamo perso contro il Real Madrid", ha detto ancora Guardiola. "Se un giocatore è infortunato non è colpa del medico. Succede nel calcio e non è responsabilità del medico. Non ho niente di cui lamentarmi", ha dichiarato ancora l'ex tecnico del Barcellona.
Ma intanto l'emergenza in casa Bayern continua. Guardiola dovrà fare a meno di pià di mezza squadra anche nel match di Bundesliga contro l'Hoffenheim. Philipp Lahm è stato escluso a causa dell'influenza, mentre Xabi Alonso e Mario Gotze entrambi si sono allenati a parte. Franck Ribery, Arjen Robben, Bastian Schweinsteiger, David Alaba, Medhi Benatia e Javi Martinez sono ancora fuori, ma Guardiola non si è lamentato.
"Non possiamo. Questi giocatori sono i miei eroi. Sono lieto di essere il loro allenatore. Abranno modo di giocare come eroi anche domani. Hanno dovuto affrontare grossi problemi nelle ultime settimane, eppure siamo ancora in corsa in tre competizioni. Domani, possiamo fare un altro passo avanti per difendere il nostro titolo in Bundesliga e poi martedì prossimo abbiamo una grande sfida contro il Porto", ha concluso Guardiola.
