Galliani: "Juve battibile"

L'Ad del Milan entusiasta: "La politica mia e di Berlusconi sta pagando"

1484298142469_Getty-600034331 3.jpg"Non potevo immaginare che il Milan facesse cosi' bene in questa stagione ma avevo grandi speranze, perche' sapevamo che la politica adottata dal presidente Berlusconi e dal sottoscritto poteva darci delle soddisfazioni".

Il giorno dopo la sofferta qualificazione ai quarti di finale di Tim Cup contro la Juventus, Adriano Galliani ammette come la stagione del 'Diavolo' meriti, al momento, un voto altissimo.

"In Montella abbiamo creduto, lo abbiamo aspettato, aveva una clausola e puntavamo su di lui - spiega l'amministratore delegato rossonero - E' stato un lungo corteggiamento ma volevamo lui e stiamo vedendo perche'. Ha creato un clima ideale, sta lanciando i giovani, il Milan ha un'identita'. Siamo contenti di avere fatto la scelta giusta".

In Coppa Italia Bonaventura e compagni se la vedranno ancora con la Juventus, gia' battuta in campionato e nella finale a Doha della Supercoppa Italiana: "Nelle competizioni lunghe al momento e' nettamente la piu' forte, negli scontri diretti abbiamo dimostrato che si puo' battere. Anche l'anno scorso, quando perdemmo in campionato, avevamo avuto delle opportunita' per fare risultato".

 "Per noi e per l'Inter non esiste un problema stadio di proprieta' perche' abbiamo San Siro come casa - prosegue Galliani - Quella dello stadio e' una questione che stanno giustamente affrontando le societa' che devono avere un impianto che possa portare un indotto oltre a un miglioramento della fruibilita' per i tifosi. La Juventus e' riuscita a realizzarlo e anche per questo riesce a primeggiare. Anche se noi club italiani non possiamo pensare di arrivare subito al livello dei top club europei".

Con l'avvento della nuova proprieta' cinese, il suo ruolo potrebbe essere messo in discussione: "Il Milan c'era prima di Adriano Galliani e ci sara' anche dopo Adriano Galliani. Due giorni fa e' venuto a trovarmi in ufficio Altafini, che vinse da protagonista la Coppa dei Campioni. Io ero bambino e andai a vedere quella partita a Chiasso perche' la trasmetteva solo la televisione svizzera. Cio' significa che il Milan gia' vinceva e continuera' a farlo anche quando non saro' piu' dirigente. Chiaro che fino a quel momento continuero' con passione e professionalita' a fare questo lavoro".

Piu' in generale, Galliani avverte anche che "il calcio italiano ha delle necessita', tra cui quella di cambiare strada, e' inammissibile pensare di competere con chi come il Real Madrid del mio amico Florentino Perez puo' permettersi di spendere cifre per noi impensabili. Proprio Florentino mi ha recentemente spedito dei volumi in cui e' raccolta la storia recente del Real riguardo bilanci e movimenti di mercato. A leggerlo c'e' da farsi venire il mal di testa".

Infine, Galliani si dice "ottimista per il nostro movimento perche' i giovani che stanno crescendo sono forti. Noi abbiamo Donnarumma, Locatelli, Romagnoli. Giovanissimi, ce ne sono tanti altri e tanti altri li stiamo forgiando, questa e' la strada da seguire, questa e' la nostra politica ma anche quella di tante altre societa' italiane che hanno capito come andare avanti".

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  • pubblicato13.01.2017
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