Gagliardini: "Felice di essere qui"

"Ho scelto l'Inter perché è la squadra che mi ha voluto di più"

1484230751794_Getty-600034331.jpg"Ho scelto l'Inter perche' e' stata la squadra che mi ha cercato e mi ha voluto di piu'. Sono felice di essere qui, sono pronto per l'esordio, sono stato comprato per giocare e non mi spaventa l'idea di farlo a San Siro".

Roberto Gagliardini, nel corso della presentazione attraverso i canali social del club con diretta sul sito YouTube, Facebook e Twitter. 

"Ho giocato un mese fa al Meazza contro il Milan, e' uno spettacolo, nel pre-partita io e i miei ex compagni dell'Atalanta ricordavamo tanti gol, dal rigore di Cristiano Ronaldo in Champions League a quelli di quando eravamo piccoli, quelli del Fenomeno o di Ibrahimovic".

Per lui l'Inter "e' un sogno che si avvera, un'opportunita' per me e per la mia carriera. Dopo sei mesi importanti all'Atalanta devo confermarmi in una grande squadra come questa", spiega Gagliardini, ben consapevole che la nuova avventura lo mette di fronte a grandi responsabilita', cosi' come l'investimento che per lui ha fatto la societa' nerazzurra. 

"Quello di Suning e' un progetto ambizioso, la proprieta' vuole portare la squadra ai livelli di quella che ha vinto tutto e per me e' un onore essere stato scelto. Ero convinto di rimanere all'Atalanta, la societa' voleva che rimanessi, poi l'Inter ha presentato un'offerta che non si poteva rifiutare e sono qui. Per me e' uno stimolo in piu' sapere che la societa' ha fatto un investimento importante per me".

Cosi' come non gli mette pressione l'etichetta di Pogba bianco: "no perche' sono solo titoli giornalistici, poi so cosa posso dare, conosco le mie qualita' so dove posso arrivare e lavoro per riuscirci. I miei amici mi chiamano Leone, il perche' spero di dimostrarlo in campo. Sono pronto gia' a partire da sabato, poi e' il mister che decide". 

A proposito di Pogba, Gagliardini rivela che quando era piccolo "il giocatore che seguivo e che mi piaceva di piu', anche se non ho le stesse caratteristiche, era Zidane. Ora mi ispiro a Pogba che credo sia il numero 1 in questo ruolo. Il piu' bravo in Serie A? Pjanic. Non c'entra nulla con me, ma ha grandi qualita'. Mi piace fare la mezzala, anche se con Gasperini ho giocato a due in mezzo e mi sono trovato benissimo".

A proposito di Gasperini, con lui e' arrivata la svolta della carriera. "Mi ha fatto capire le mie qualita', con lui c'e' stata una crescita a livello mentale su  come affrontare gli allenamenti e le partite, un salto di qualita'che mi ha permesso di essere qui. L'anno scorso pensavo a salvarmi con il Vicenza, ora sono qui a parlare di Champions con l'Inter,  vuol dire che ho fatto grandi progressi, ma penso a lavorare perche' se sono qui e' grazie all'impegno che ci ho messo in questi anni. Ora il mio obiettivo e' fare il meglio per l'Inter, dobbiamo raggiungere i primi tre posti, la societa' ci tiene tanto e dobbiamo fare di tutto per arrivarci".

In questa Inter vede "tanti campioni di grande qualita' che possono fare la storia di questa squadra. In Nazionale ho conosciuto Candreva ed Eder. Icardi? E' un campione, ha solo un anno piu' di me e quello che ha fatto e' qualcosa di incredibile, e' stato capocannoniere in Serie A e continua a segnare a raffica".

Durante la diretta l'intervento di Stankovic, da cui Gagliardini ereditera' il numero di maglia. "Che giocatore Dejan! Mi ricordo ancora il gol a Neuer da centrocampo dopo il rinvio di testa del portierone tedesco". E a proposito di ex nerazzurri, il primo che viene in mente a Gagliardini e' "Zanetti, il capitano, ha vestito questa maglia per tantissimi anni, un simbolo dell'Inter. Quando ci siamo visti mi ha ripetuto le cose che mi ha detto Stankovic, si sente che hanno amato la maglia e hanno dato tutto per l'Inter".

Lui il suo nuovo club lo descriverebbe "prestigioso, inimitabile e ambizioso". Per Gagliardini l'Inter "e' un punto di partenza, ma soprattutto in un lavoro come il nostro non si puo' mai pensare di essere arrivati, quindi e' anche un punto di arrivo perche' sono in un club molto importante ed e' un onore essere qui". Se potesse scegliere il primo gol lo farebbe a "al Milan, sbloccando il risultato di un derby sullo 0-0 e al 90°. Prima c'e' la Juve? Allora ci provero' con loro". In Nazionale ha conosciuto anche Verratti, altro centrocampista accostato all'Inter. "Ci siamo conosciuti in Nazionale, ho fatto qualche allenamento con lui, e' un grandissimo giocatore che sta dimostrando, in un grande club, quanto vale. Sarebbe fantastico giocare con lui".

Centrocampista completo, Gagliardini spiega: "con Gasperini sono cambiato, la mia idea di gioco era piu' offensiva, ma grazie al mister ho imparato l'importanza di difendere, mantenere la posizione, rubare palla e ripartire in fretta. Pioli, anche se ho fatto solo un allenamento con lui, mi ha chiesto cose molto simili e questo mi permettera' di inserirmi piu' agevolmente negli schemi, il modulo e' un po' diverso, ma le affinita' ci sono".

Papa' marchigiano e mamma siciliana ("che cucina da 10 e lode"), se dovesse scegliere un trofeo da vincere, Gagliardini avrebbe pochi dubbi: "credo che la Champions sia la competizione piu' bella e piu' importante, perche' vincerla significa essere la squadra migliore d'Europa. Dove mi vedo fra 10 anni? Spero di essere ancora in un grande club, vorrebbe dire aver fatto una grande carriera, magari anche in Nazionale, aver vinto titoli. L'Atalanta? Rimarra' sempre nel mio cuore, sono cresciuto li'. tifero' sempre per loro e se dovessi segnare contro di loro non esulterei".

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  • pubblicato12.01.2017
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