Fassone addio all’Inter, tre anni di luci e ombre

Congedato da Thohir e Bolingbroke, al suo posto forse Zanetti

1442597274123_Fassone.jpgROMA, 18 SET - La notizia filtra nella notte: Marco Fassone, direttore generale dell'Inter, lascia il club o meglio la dirigenza guidata da Thohir e da Bolingbroke lo ha cortesemente invitato ad andare via. In altre parole, un licenziamento in piena regola dopo tre anni di incomprensioni e di difficoltà.    Il rapporto non e' mai decollato, un po' per il passato bianconero del dirigente e un po' per alcune scelte strategiche legate al mercato e alla querelle per lo stadio di San Siro. Il 'caso' c'e' ma non si vede: l'Inter - attraverso il suo ufficio stampa - fa sapere di aver appreso la notizia dai media. Ne' conferme, ne' smentite. Si attende un comunicato ufficiale come avvenne per Marco Branca, altro epurato della nuova era dell'Inter sempre più indonesiana. Degli anni d'oro di Moratti non resta niente o quasi: l'ex presidente ha preferito rinunciare a ogni carica, lo stesso ha fatto il figlio Angelomario. Poi Branca e Fassone, entrambi defenestrati.    
 
L'ormai ex direttore generale diserta gli impegni pubblici, declina l'invito al Coni dove si parla di medicina sportina, va invece a raccogliere le proprie cose ad Appiano Gentile, saluta la squadra e lo staff tecnico. Un'uscita silenziosa coerente con un'esperienza luci e ombre come quelle relative allo scambio Guarin-Vucinic bloccato da Thohir in seguito alla reazione rabbiosa dei tifosi nerazzurri. Adesso si pensa già al successore, forse Javier Zanetti o lo stesso Bolingbroke, più lontana l'ipotesi di un ritorno di Ramiro Cordoba. 
 

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  • pubblicato18.09.2015
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