Fiorentina espugna Guingamp ed è prima nel girone

Napoli pareggia 0-0 a Praga e si qualifica ai sedicesimi

Europa League: Guingamp-Fiorentina 1-2La Fiorentina porta a casa tre punti importanti dalla trasferta di Guingamp, punti che le permettono di avere la certezza matematica di chiudere il Girone K di Europa League al primo posto e sperare in un sorteggio favorevole per i sedicesimi di finale. I viola di Vincenzo Montella vincono 2-1, dominando la prima mezz'ora di gioco, poi si complicano la vita sbagliando qualche palla di troppo e consentendo ai rossoneri di Gouvernnec di trovare anche il gol con un rigore concesso con troppa solerzia dal russo Eskov che espelle anche Basanta che, invece, non aveva commesso fallo su Marveaux caduto da solo in area.


La partita cambia volto e nella ripresa c'è da soffrire. Per fortuna la mira dei padroni di casa è sempre imprecisa. Buon esordio dal primo minuto per il giovane tedesco Marin che in campionato non ha mai trovato spazio e che qui ha anche aperto le marcature. Al 2' Giungamp subito pericoloso, ma Diallo e Yatabarè si ostacolano ed il colpo di testa sotto porta del secondo finisce alto. Al 4' veloce ripartenza dei viola con Marin che da meno di 20 metri non inquadra la porta. Al 6' ancora una veloce azione di Babacr, sul cui tiro si supera Lossl. Sulla ribattuta Aquilani serve per Marin che stavolta non sbaglia la mira, siglando il vantaggio della Fiorentina. Passano sette minuti e i viola raddoppiano. Lungo lancio sulla destra di Aquilani per Vargas, che pennella al centro per Babacar che insacca per il 2-0. Al 21' Kurtic salva su Beauvue a due passi dalla porta di Tatarusanu. Al 33' il portiere viola blocca a terra una deviazione di testa di Diallo sugli sviluppi di un calcio di punizione. Al 37' su cross dalla destra, Beauvue tutto solo colpisce di testa con la palla che finisce di poco alta.


Al 40' dopo un lancio sbagliato su Vargas, Aquilani colpisce da dietro Mathis ed arriva il primo giallo della partita. Al 43' rigore per il Guingamp. L'arbitro russo Eskov, fino a quel momento abbastanza preciso, vede un fallo di Basanta ai danni di Marveaux che, invece, cade da solo. Risultato, tiro dagli undici metri per i francesi e rosso per il difensore viola. Dal dischetto trasforma Beauvue. Il primo tempo si chiude con la Fiorentina avanti per 2-1 ma con un uomo in meno. Al rientro in campo Montella trasforma il 3-5-2 in un 4-3-2. Francesi pericolosi sugli sviluppi di un corner con Beauvue che di testa per fortuna non trova la porta. Al 7' due sostituzioni per Montella con Savic per Marin e Quadrado per Lazzari. Immutato lo schema di gioco con il colombiano che va a prendere il posto del giovane attaccante tedesco.


Al 13' Beauvue, ben servito da Marveaux, si "mangia" la palla del 2-2 a tu per tu con Tatarusanu. Al 18' Diallo prova la conclusione di testa, togliendo la palla al compagno Jacobsen meglio piazzato. Al 25' Montella si gioca la terza sostituzione mandando in campo Alonso per Badelj. Al 27' contropiede dei rossoneri con Beauvue che si divora un'altra ghiotta occasione con Tatarusanu in uscita. Al 30' punizione dal limite di Vargas che Kerbrat devia in corner con la schiena. Al 33' primo cambio per il Guingamp con Schwartz per Pied. Sugli sviluppi di un corner brivido per la difesa viola con Yatabare' che trova la traversa a dirgli di no. Al 41' Beauvue non trova la porta su un'uscita avventata del portiere viola. Due minuti più tardi ancora il numero 12 rossonero prova la conclusione al volo defilato sulla destra con la palla che sfiora il palo sinistro, finendo sul fondo. Al 45' Diallo manda la palla in fondo alla porta viola, ma è in posizione di offside. I tre minuti di recupero concessi dall'arbitro non bastano al Guingamp per trovare il gol del pareggio che poteva avvicinarli alla qualificazione ai sedicesimi.


Il Napoli pareggio 0-0 a Praga e si qualifica matematicamente per i sedicesimi di finale di Europa League. Ma non solo. Gliazzurri si avvicinano notevolmente alla conquista della prima posizione nella classifica del gruppo I. Per ottenere il primato agli uomini di Benitez basterà battere al San Paolo, con qualsiasi punteggio, nell'ultima gara del girone, gli slovacchi dello Slovan Bratislava, fermi a zero punti in classifica dopo cinque partite o anche pareggiare, nel caso in cui YoungBoys-Sparta Praga si concludesse in parità. Concludere il girone da capolista sarebbe un risultato importante perchè eviterebbe ai partenopei di trovare ai sedicesimi una delle squadre 'retrocesse' dalla Champions e faciliterebbe quindi il loro
compito per andare avanti in Europa League.


La partita con lo Sparta Praga non è facile. Il Napoli soffre in alcuni momenti della gara anche se gli avversari non riescono mai del tutto a prendere il sopravvento sul campo. Nel primo tempo per due volte la sorte non è benigna con i ceki. In una prima occasione, al 17', colpiscono dapprima la traversa con Husbauer e sulla ribattuta il colpo di testa di Lafata è troppo debole e Rafael si salva, bloccando la palla. Sul finale della prima frazione di gioco, invece, è Albiol a respingere, quasi sulla linea di porta il pallone indirizzato di testa da Krejci e destinato in fondo alla rete. Nella ripresa gli azzurri, evidentemente catechizzati da Benitez negli spogliatoi, partono con un ritmo ed una intensità agonistica diversi. Gli azzurri sono più aggressivi sui portatori di palla avversari e soprattutto spostano l'asse del gioco di una ventina di metri più avanti, evitando così di essere aggrediti ai limiti della loro area di rigore.


Nel Napoli, però, manca un catalizzatore di gioco, l'uomo che sappia prendere per mano la squadra e dettare i tempi dell'azione. Questo compito non sono in grado di svolgerlo nè Gargano, nè Lopez, nè tantomeno Jorghino che occupa una posizione inusuale, a ridosso di Higuain, nella quale, peraltro,non è assolutamente a proprio agio. Anche Hamsik, chiamato a sostituire sul fronte sinistro dell'attacco Insigne e Mertens infortunati, è spaesato e fuori posizione e non incide mai positivamente. Il meglio di sè lo slovacco riesce a darlo solo nella fase finale della gara, dopo l'ingresso di Ghoulam ed il suo conseguente spostamento alcentro, in sostituzione di Jorginho.


L'ultimo momento di sofferenza per i partenopei arriva a metà ripresa quando una conclusione di Matejovsky, deviata da Mesto, viene toccata da Rafael quel tanto che basta per mandarla asbattere sulla traversa. Negli ultimi 20 minuti di gioco il Napoli finalmente si spinge all'offensiva ed in due occasioni, con conclusioni di testa di Zapata e Hamsik, sfiora il gol della vittoria che avrebbe significato certezza matematica della conquista del primo posto nel girone. Ma il tempo per raggiungere questo risultato c'è tutto. Basterà che gli azzurri facciano il loro dovere al San Paolo con lo Slovan. Missione non certo proibitiva.

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  • pubblicato27.11.2014
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