Conte: "Abbiamo due match-ball"

Il ct azzurro: "Non aspettiamo il secondo. Berardi torna a casa"

1444046530172_108476.jpg"Berardi avverte ancora molto dolore, è spaventato. Tornerà a casa con sommo dispiacere perchè già l'altra volta l'avremmo voluto con noi. Ha le qualità per giocarsi le sue carte".

Così Antonio Conte, ct della Nazionale, nel corso della conferenza stampa odierna a Coverciano. "Ha fatto una risonanza magnetica da cui non è risultato niente di particolare, detto questo sono passate solo 24 ore.

Parlando con il ragazzo avverte molto dolore, viene da una recidiva ed è un po' spaventato. Quindi preferisce curarsi. Lo posso capire", aggiunge. Infine Conte ha detto che "non chiameremo nessuno, siamo bene così".

"Voglio fare convocazioni corpose per non fare aggiunte anche se in passato è successo. In rosa abbiamo elementi che c'erano già e non ce ne era bisogno di altri. Siamo 26 che è un bel numero, poi abbiamo Florenzi, un calciatore di intelligenza tattica importante, che ti permette di utilizzare diverse soluzioni, visto che nella Roma viene utilizzato da terzino, da interno, da esterno. Io in Nazionale l'ho utilizzato da interno, da esterno in un centrocampo a 5, da esterno con il 4-4-1. Stiamo bene così", aggiunge il tecnico azzurro.

Poi sull'esterno giallorosso prosegue: Florenzi terzino? Può essere utilizzato così' con squadre molto chiuse, quando c'è bisogno di spinta, grande qualità sul fondo. Lui nasce da esterno, da centrocampista e nelle due fasi da difensore fa molto meglio quella offensiva e deve migliorare, come ha detto lui stesso, quella difensiva, Garcia ci sta lavorando tantissimo, per questo preferisco a parità di condizione calciatori di ruolo. Avere un giocatore come lui che permette di usarlo in diverse soluzione con ottimi risultati e non come tappabuchi, mi lascia molto tranquillo -spiega Conte-. Di base Alessandro lo considero un interno di concentrocampo a tre, o esterno in centrocampo a due. All'occorrenza può giocare terzino quando devi spingere tanto, sta lavorando tanto, sta facendo grandissime prestazioni e va dato merito a Garcia che ci sta lavorando e anche bene".

"Pochi italiani in campo? E' un ritornello che ci portiamo dietro da un bel po' di tempo, è già iniziato con Prandelli questo tipo di situazione, che è sotto gli occhi di tutti, ma non è che ogni volta dobbiamo rimarcare questa situazione e creare un alibi, c'è, lo sappiamo, cerchiamo di lavorare, ottimizzare il prodotto, qualche nuova regola è stata messa in atto, e speriamo che in futuro si possa fare qualcosa per far crescere il numero di italiani in squadra". Il ct azzurro, Antonio Conte, commenta così la situazione del campionato che vede pochi italiani in campo nelle varie squadre di club.

"La conosciamo questa situazione, ma ora interessa relativamente. Ho questo gruppo di 40 giocatori, potrebbe aggregarsi qualcun altro, qualche nuova proposta del campionato, cerchiamo di ottimizzare e di lavorare", ha aggiunto il tecnico che mette poi in risalto la solidità difensiva della nazionale nonostante il blocco Juve in campionato non stia brillando. "E' stato messo in risalto il fatto che questa nazionale ha segnato con il contagocce ma non che subisce pochi gol, mi auguro che il trend, a livello difensivo, possa continuare magari essendo più cattivi e cinici sotto porta". Il ct ha poi visto positivamente la maggiore intensità di gioco di squadre come Fiorentina e Napoli. "Il termine intensità sapete quanto lo ami, perché il calcio è fatto di questo, sempre, sia in fase di possesso che di non possesso. Mi piace e cerco di trasferirlo alla mia squadra". 

"Jorginho è un ragazzo che stiamo seguendo, adesso può giocare nella nazionale italiana e mi auguro che se dovessi un domani chiamarlo non ci sia uno scandalo un'altra volta". Così Conte parlando sulla eventuale chiamata in Nazionale del centrocampista del Napoli e alludendo alla vecchia polemica sugli oriundi.

"Bisogna seguire un percorso per arrivare in Nazionale. Non si puo' pensare che bastano due partite ed e' tutto aperto, per me non e' cosi'". Antonio Conte non chiude le porte della Nazionale a Mario Balotelli ma manda un messaggio all'attaccante del Milan: per ritrovare l'azzurro servira' di piu'. "Ho bisogno di avere certezze sotto tutti i punti di vista, di continuita', e vale per tutti - continua - Ci deve essere un percorso di continuita', di buone prestazioni, di disponibilita' nei confronti di tutta la squadra, che sono tutti gli elementi che cerchiamo nei calciatori. Da quello che mi dice Mihajlovic, Balotelli sta lavorando bene, ha voglia di fare le cose per bene ma gli chiedo continuita' e dimostrazione di meritare la Nazionale. Che non significa fare un gol su punizione ma dare continuita' a quello che si fa, nella voglia, negli atteggiamenti e nella determinazione".

Conte non lo dice apertamente ma pone come esempio Pelle': "Si mette a disposizione e gioca per la squadra, una dote fondamentali. Non sempre gli attaccanti giocano per la squadra ma lui la fa giocare bene, sta facendo molto bene in Premier e spero che quello che sta facendo in 'tarda eta'' sia un punto di partenza e non di arrivo. Sono contento di avere un giocatore con queste caratteristiche". 

Parlando della sua nazionale, Conte dichiara: "La squadra sta crescendo a livello di conoscenze calcistiche, mi sento di dire che oggi può interpretare bene due tipi di sistemi". Ancora sui pochi italiani in campo in Serie. "Cerchiamo di lavorare e ottimizzare il prodotto sperando che in futuro con qualche nuova regola già messa in atto si possa fare crescere il numero di italiani nelle squadre", prosegue.

Conte non si dice preoccupato delle difficoltà difensive della Juve, il cui blocco è anche quello dell'Italia. "Nessuno ha sottolineato che in azzurri abbiamo preso pochi gol. Mi auguro che il trend possa continuare ed essere più cinici e cattivi sotto porta", la replica. Per Conte il "calcio è fatto di intensità sia in fase di possesso che non possesso, cerco sempre di trasferire questo concetto alla mia squadra". Infine sulla sfida contro la Norvegia all'Olimpico. "Non spetta a me dire se potrà diventare la casa dell'Italia. L'Olimpico è uno stadio pieno di fascino, ma mi auguro ci sia una grande risposta del pubblico: una cosa è giocare in uno stadio pieno e una cosa in uno semideserto".

"Questo è un campionato bello e divertente. La Fiorentina in testa è un qualcosa che fa capire come con organizzazione, lavoro, giocatori e un tecnico preparati si possono fare delle belle cose. Paulo sta facendo bene, la Fiorentina sta esprimendo un ottimo calcio ed è comunque la vera sorpresa", aggiunge il ct azzurro.  "Il campionato è partito in maniera frizzante, alcuni sono partiti bene altri meno ma cerchiamo di prendere quello che offre e di portarlo in Nazionale", aggiunge.

"Paulo l'ho avuto come compagno di squadra, già da calciatore aveva idee tattiche ben presente. Ricordo che di quella squadra in tre siamo già allenatori: io, Deschamps e Paulo Sousa", dichiara ancora Conte. Sulla possibilità della Fiorentina di arrivare fino in fondo. "Penso che alla lunga emergeranno i vecchi valori e non sarei sorpreso di ritrovarle fino alla fine. Ci sono squadre che stanno facendo molto bene e che possono dare fastidio. Non dimentichiamo il Torino, il Sassuolo o il Napoli stesso che sta diventando squadra trovando la quadratura del cerchio".

  • visualizzazioni
  • condividi
  • pubblicato05.10.2015
  • voto [an error occurred while processing this directive]
    ;;;;;
guarda anche
    [an error occurred while processing this directive]