CARDIFF, 2 GIU - "Abbiamo lavorato duramente tutto l'anno e siamo pronti. Non c'è nessuna pressione particolare, questa volta. Dicono che siamo favoriti? Lo fanno sempre, ma in una finale può succedere di tutto, noi e la Juve partiamo 50 e 50". Così Zinedine Zidane, tecnico del Real Madrid.
"Non credo - ha aggiunto - che Juve giocherà chiusa, la squadra bianconera è molto altro che la difesa, quindi vedremo una partita molto bella giocata in modo aperto da entrambe".
Il Real ha già vinto tanto e quella di domani potrebbe essere la sua 12ª Coppa (tra Campioni e Champions), ma Sergio Ramos, il difensore che ama segnare gol molto importanti, vive la finale con la Juventus come "un appuntamento con la storia". Facile capire perché: i Blancos hanno l'opportunità di centrare un doppio traguardo epocale: essere la prima squadra a vincere due edizioni di Champions consecutive, e ripetere il 'doplete' in Spagna (Liga e Coppa) che non è più riuscito dopo il 1958.
"Abbiamo l'opportunità di confermarci sul trono d'Europa, non vogliamo fallirla - spiega Sergio Ramos - sia noi che la Juventus abbiamo vinto il campionato, ma domani ripartiamo da zero. E non ci sono favoriti. Ma noi siamo abituati a lottare fino all'ultimo minuto, capaci fino alla fine di piazzare un colpo di coda".
Attorno al Real, il ritornello è il solito che si ripete da giorni: Isco o Bale? "Non lo dico - sorride Zidane - ma ho già spiegato che possono giocare insieme, e l'hanno già fatto tante volte". Marcelo manda una frecciata a chi ha rispolverato il contestato gol di Mijatovic che nel '98 mise al tappeto la Juventus a una dozzina di minuti dalla fine: "Risponderemo sul campo", dice. E spezza una lancia per il portiere Navas, più volte discusso: "Spero che rimanga con noi". Gli fa eco Sergio Ramos: "Merita il Real".
