L'ombra della 'Ndrangheta sul calcio

In Lega Pro 50 fermi, oltre 79 gli indagati, le combine anche in Serie D

1432018504218_463494706.jpgNuova inchiesta sul Calcioscommesse, stavolta in Lega Pro e Serie D: la Polizia sta eseguendo decine di fermi in tutta Italia nei confronti di calciatori, dirigenti e presidenti di club.

L'inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro. L'accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva: 50 i fermi, oltre 70 gli indagati. Oltre 30 le squadre coinvolte. Perquisizioni sono state effettuate nelle sedi di diverse squadre.

I poliziotti del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Catanzaro stanno operando nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L'Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forli', Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova e Savona.

Uno dei fermati, Enzo Nucifora, avvocato ed ex dirigente sportivo di varie società calcistiche, è stato prelevato nella sua abitazione a San Benedetto del Tronto dagli agenti della Squadra mobile di Ascoli Piceno che gli hanno notificato un ordine di custodia cautelare in carcere e condotto poi presso la Questura dove ha avuto un malore.  

Attualmente si trova all'ospedale Mazzoni di Ascoli per accertamenti in attesa di essere trasferito nel carcere di Marino del Tronto. Nucifora, compatibilmente con le condizioni di salute, verrà interrogato nei prossimi giorni per rogatoria dal gip di Ascoli.

Sei avvisi di conclusione delle indagini preliminari a firma del pm Savina Toscani, inoltre, sono stati notificati dagli agenti della Digos di Brindisi a un ex presidente del Brindisi Calcio, Roberto Quarta, ad alcuni tesserati e anche ad esponenti della tifoseria ultras locale. Si tratta di un'inchiesta che riguarda due presunti tentativi di 'combine' e anche una serie di condotte intimidatorie verificatesi negli anni passati.

Sono stati anche ricostruiti alcuni passaggi relativi alle vicende societarie della Ssd Città di Brindisi, che milita nel campionato di Lega Pro, e ad alcuni incontri sportivi. Si tratta di una inchiesta antecedente a quella che ha portato oggi all'esecuzione di 50 provvedimenti di fermo disposti dalla Dda di Catanzaro e che riguarda fatti scollegati a quelli su cui ha investigato la procura calabrese.

Fra i personaggi coinvolti nell'indagine, oltre a calciatori ed ex presidenti e dirigenti di club, figurano anche soggetti stranieri, un presunto appartenente alla cosca Iannazzo, potente clan della 'Ndrangheta operante nella provincia di Lamezia Terme, e un poliziotto. 

Tra gli arrestati c'e' il direttore sportivo Ercole Di Nicola, originario di Atri (Teramo), responsabile dell'area tecnica dell'Aquila calcio. Secondo quanto appreso da fonti investigative, e' stato fermato nelle prima ore della mattina a Venezia. Di Nicola sarebbe uno degli uomini chiave dell'inchiesta. Secondo quanto appreso non ci sono indagati tra i rappresentanti della proprieta' del club e tra il resto della dirigenza. L'Aquila come societa' non e' coinvolta a livello penale. 

I componenti dell'organizzazione collegata con l'estero e dedita al calcio scommesse sgominata stamane dalla polizia "tramavano per estendere le combine al campionato di serie B e a gare più importanti".

Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Antonio Lombardo incontrando i giornalisti per illustrare i dettagli dell'operazione. Lombardo ha aggiunto che la Dda "non ha elementi per dire se la combine sia andata a buon fine". 
Le due distinte organizzazioni scoperte, una operante in Lega Pro e una in serie D, erano in grado di alterare i risultati e investire denaro nel giro delle scommesse, sia in Italia sia all'estero. 

"Abbiamo scoperto una stabile organizzazione criminale - ha aggiunto - che grazie a calciatori, dirigenti e tesserati e non, ha messo in atto condotte finalizzate ad alterare i risultati di varie partite. Il problema e' tutt'altro che risolto".

Il procuratore federale Stefano Palazzi ha preso contatto con la Dda di Catanzaro per avere informazioni sull'inchiesta sul calcioscommesse. Un'inchiesta - ha riferito il procuratore di Catanzaro Vincenzo Lombardo - che Palazzi ha definito: "un'operazione per disinquinare il mondo del calcio". 

"Palazzi - ha detto ancora Lombardo - ci ha chiesto un contributo di conoscenze per dare modo a loro di procedere. Ha anche sottolineato che operazioni del genere provocano sfiducia negli appassionati di calcio, ma al tempo stesso creano anche fiducia perché sono la dimostrazione che c'è chi lavora per ripulire questo mondo".

L'operazione sul calcioscommesse condotta dalla polizia di Stato dimostra "come le ramificazioni della 'ndrangheta abbiano assunto un livello esorbitante non solo nei settori classici in cui operano le cosche ma anche nel mondo dello sport".

Lo ha detto il direttore dello Sco Renato Cortese, che ha anche evidenziato come la polizia di Stato "di solito vicina al calcio con i servizi di ordine pubblico per garantire l'incolumità degli spettatori e prevenire i reati, oggi abbia mostrato la sua faccia repressiva". 

"Proviamo sentimenti contrastanti e contrari di soddisfazione ed amarezza dopo l'operazione di oggi - aggiunge Cortese - La soddisfazione deriva dall'arresto di soggetti che combinavano le partite e dell'avere contrastato la cosca Iannazzo. Resta tuttavia l'amarezza per i sentimenti che possono provare adesso intere generazioni di giovani e meno giovani che amano il calcio per come i protagonisti abbiano disatteso le illusioni e le speranze di chi ancora crede nel mondo dello sport". 

Ad alcuni indagati vengono contestate le aggravanti mafiose e transnazionali. L'inchiesta ha preso il via grazie alle intercettazioni di Pietro Iannazzo, ritenuto elemento di vertice dell'omonima cosca che opera a Lamezia Terme, arrestato giovedì scorso in una operazione della polizia contro la 'ndrina.

Quella degli Iannazzo, secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia, e' una cosca "d'elite della mafia imprenditrice" dedita agli affari, ma anche capace di scatenare una guerra con altre consorterie per mantenere il proprio predominio sul territorio.

Nel corso dell'operazione condotta la settimana scorsa da squadra mobile di Catanzaro, Sco, Dia e Guardia di finanza, sono state una quarantina le persone arrestate, tra le quali alcuni imprenditori.

E' stato captando alcune conversazioni di Pietro Iannazzo nel corso di quella indagini che gli investigatori hanno saputo delle combine su varie partite dei campionati di Lega Pro e Cnd per alterare i risultati al fine di ottenere vincite cospicue con le scommesse. 

Tocca anche Genova l'inchiesta 'Dirty soccer' della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Agenti della squadra mobile genovese hanno perquisito l'abitazione di Giuseppe Perpignano, imprenditore di 49 anni, attualmente presidente del Barletta Calcio ed ex presidente del Bogliasco e poi del "Rapallo Bogliasco" societa' di serie D e Massimiliano Solidoro, 42 anni, ex giocatore dilettante e collaboratore tecnico del Savona. I due sono accusati di frode sportiva.

La squadra mobile ha arrestato anche un calciatore ghanese del Santarcangelo, club della provincia di Rimini del Girone B di Lega Pro. Il calciatore si trovava a Genova per motivi personali e qui e' stato fermato. 

E c'e' anche il Santarcangelo Calcio tra le 30 squadre di Lega Pro e serie D di tutta Italia coinvolte nell'inchiesta. A Rimini cinque gli arresti per partite truccate tra cui figurano calciatori, imprenditori finanziatori di combine, oltre ad un magazziniere del Santarcangelo Calcio e una donna di origine straniera.

Intanto cinque le persone arrestate dalla questura di Forli'-Cesena nell'ambito dell'operazione "Dirty Soccer". I cinque, si tratterrebbe di scommettitori sulle partite truccate, sono stati portati in mattinata nei locali della questura forlivese e poi, dopo circa un paio di ore, trasferiti nel carcere cittadino.

Diciassette incontri dei gironi A, B e C di Lega Pro e 11 partite della lega Dilettanti, serie D, gironi H e I: sono le partite sulle quali gli investigatori e gli inquirenti hanno accertato le combine che sarebbero state realizzate nel corso della stagione 2014-2015 dalle due distinte associazioni scoperte con l'operazione di oggi. Ecco nel dettaglio gli incontri:

LEGA PRO
   Pisa - Torres
   Juve Stabia - Lupa Roma
   Sant'Arcangelo - Aquila
   Grosseto - Sant'Arcangelo
   Aquila - Savona
   Prato - Sant'Arcangelo
   Cremonese - Pro Patria
   Monza - Torres
   Bassano - Monza
   Torres - Pro Patria
   Pro Patria - Pavia
   Aquila - Tuttocuoio
   Aquila - Sant'Arcangelo
   Barletta - Catanzaro
   Aversa - Barletta
   Vigor Lamezia - Paganese
   Barletta - Vigor Lamezia

SERIE D
   Hinterreggio - Neapolis
   Sorrento - Montalto
   Neapolis - Montalto
   Monopoli - Puteolana
   Montalto - Frattese
   Due Torri - Neapolis
   Neapolis - Akragas
   Neapolis - Sorrento
   Brindisi - San Severo
   Andria - Puteolana
   Pomigliano - Brindisi.

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  • pubblicato19.05.2015
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