Messina designatore degli arbitri di A

Farina per la serie B, Rosetti per la Lega Pro

1404480935545_451031324.jpgDomenico Messina per la serie A, Stefano Farina per la B e Roberto Rosetti per la Lega Pro.

E' il tridente di designatori arbitrali che l'Aia schiererà nella prossima stagione. La nuova squadra è stata annunciata ufficialmente oggi e presentata in una conferenza stampa in Federcalcio. "Si metteranno subito a lavoro per fornire un supporto tecnico indispensabile al mondo del calcio, che non vive momenti di grandi soddisfazioni. Ci sono tante cose da fare e noi come Aia abbiamo già adempiuto al nostro compito", ha detto il presidente Marcello Nicchi.

Se per Messina e Farina si tratta di due promozioni, nel caso di Rosetti è un ritorno e una ripartenza dal basso dopo l'esperienza in Russia come capo degli arbitri iniziata nell'estate del 2011, quando era designatore per la B. "E' difficile stabilire chi è più preparato dell'altro perché sono tutti e tre di grande spessore", ha ammesso Nicchi. Il 51enne Messina, iscritto alla sezione di Bergamo ma campano di nascita, ha arbitrato per 12 stagioni in serie A prima di congedarsi con un anno di anticipo nell'estate del 2007.

Uscito pulito dall'inchiesta su Calciopoli, l'ex fischietto internazionale subentrò proprio a Rosetti alla guida della Can B nella stagione 2011-2012 e ora raccoglie il testimone da Stefano Braschi in serie A: "Questa e una barca che veleggia da sola, il mio compito è aggiustare la barra perché proceda sempre nella direzione del vento", è la metafora usata da Messina dopo aver vinto in volata, e un po' a sorpresa, la corsa per la massima serie.

"E' ancora un po' presto per dire cosa cambierò, sono responsabile della serie A da circa tre ore e non  ho ancora avuto il tempo di pensare -ha aggiunto Messina-. Per prima cosa voglio però esprimere un grandissimo ringraziamento a Braschi che ha lasciato un gruppo forte, coeso e fortemente motivato per raggiungere l'obiettivo di far scorrere il campionato in modo sereno". Anche per Nicchi, il nuovo designatore "troverà un gruppo altamente motivato di ragazzi disponibili, intelligenti, leali e capaci. Sono certo che con la sua classe e il suo sapere tecnico li porterà ad essere arbitri invidiati in tutto il mondo".

"Mi dispiace per chi non l'ha potuto conoscere sia come arbitro di valore che come uomo", ha continuato il n.1 dell'Aia, precisando che le decisioni annunciate oggi "sono programmate da tempo". "Non stiamo programmando oggi ma guardiamo molto lontano perché abbiamo il dovere di non farci mai trovare impreparati di fronte alle rivoluzioni del mondo del calcio. Non ci fermiamo qua, continuiamo ad immettere la nostra 'cantera' dirigenziale e le persone su cui puntiamo ci dimostrano che non abbiamo sbagliato scelte. Ormai nessuno è indispensabile né può permettersi di sbattere la porta perché il livello è così alto che c'è solo l'imbarazzo della scelta".

Nicchi ha parlato con lo stesso entusiasmo di Farina: "Una persona dal valore incredibile che noi abbiamo inventato e scoperto. Ha rivoluzionato la Can D e ha fatto 4 anni entusiasmanti in Lega Pro. Sarà lui a dirci quali saranno gli arbitri che potranno aspirare ai grandi stadi italiani e internazionali", ha spiegato Nicchi. Poi, sul 'figliol prodigo' Rosetti: "Ritroviamo una persona perbene, un amico e un tecnico di grande valore. Il suo  rientro in patria e nel lavoro dell'Aia è motivo di soddisfazione e la dimostrazione che noi le persone che meritano e che sono corrette non le abbiamo mai dimenticate. Per una scelta personale ha fatto un'esperienza gratificante, portando il nostro nome in giro per il mondo. Abbiamo bisogno di persone del suo valore per far crescere e incoraggiare i giovani".

L'ex fischietto torinese ha respinto con fermezza le voci di un suo malumore: "Volevo tornare a casa e l'Aia è casa mia. Ora sono contento, sono motivato e non sono deluso. La Russia -ha sottolineato- è stata un'esperienza incredibile, sono cresciuto professionalmente e umanamente anche se non è stata un passeggiata. Rifarei questa scelta altre mille volte, ma ora ho voglia di lavorare per il calcio italiano. Ho voglia di ripartire, quindi ringrazio ancora chi mi ha dato questa possibilità".  Il raduno degli arbitri della serie A si svolgerà a Sportilia dal 28 luglio al 1° agosto.

Anche la nuova stagione parte con i buoni propositi di Nicchi sulla possibilità di dar voce agli arbitri, ipotesi già prospettata in passato e sempre accantonata a causa delle immancabili polemiche esplose a  campionato in corso. "Noi non ci siamo mai chiusi, ho ribadito più volte che noi funzioniamo come i portieri: quando un portiere o un arbitro sbagliano, purtroppo se ne accorgono tutti. E qualche volta questa situazione viene anche amplificata", ha fatto notare il capo degli arbitri.

"Noi -ha proseguito- saremo aperti nei confronti di tutti coloro che saranno corretti con noi. Ci aspettiamo critiche quando sbagliamo ma ci farebbe anche piacere ricevere qualche elogio per questi ragazzi che vanno in in campo e che hanno limitato gli errori al minimo. A nessuno mai è stata negata la possibilità di fare interviste, anche se ci sono momenti in cui non sono opportune. Io ho in mente anche qualcosa di diverso: mi piacerebbe trovarsi periodicamente, magari dopo ogni dieci giornate, per un dibattito sereno e per scambiarci opinioni".

Nicchi non è tornato sull'eterno dibattito su moviola e tecnologia ("è un argomento da cancellare dalla disponibilità degli arbitri che applicano solo le regole che ci sono"). Intanto, una novità è in arrivo almeno in serie B: la Lega guidata da Andrea Abodi ha chiesto, con una lettera inviata ieri a Nicchi, 'introduzione in Italia della bomboletta spray utilizzata ai Mondiali in Brasile per delimitare la distanza della barriera.

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  • pubblicato04.07.2014
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