Allegri: “Il futuro alla Juve non dipende da Cardiff”

“Voglio la Juve, ho già preso la mia decisione”

1495794088160_686595274.jpg"Io voglio rimanere".

Alla vigilia dell'ultima gara di campionato e a poco piu' di una settimana dalla finale di Champions League, Massimiliano Allegri ha risposto in conferenza stampa con entusiasmo alle parole del dg bianconero Beppe Marotta che aveva dichiarato che la Juve fara' di tutto per trattenerlo.

"Sono contento per le parole del direttore ma al momento non ci siamo incontrati e parlati e non lo faremo sicuramente questa settimana - ha spiegato dal Media Center di Vinovo - E' giusto essere concentrati su quello che sara' un evento mondiale. Bisognera' affrontarlo con entusiasmo e convinzione. Per quanto riguarda il contratto, al momento giusto la societa' decidera' e mi chiamera'. Io ho un contratto fino al 2018, come ho ripetuto 1500 miliardi di volte, e la societa' ha il diritto di potermi chiamare o non chiamare. Vedremo".

Allegri in questo senso e' stato chiaro: "Io voglio rimanere". E dicendo che l'esito della finale di Cardiff non cambiera' le sue idee, ha aggiunto: "La mia decisione l'ho gia' presa. La societa' mi vuole tenere e io voglio rimanere pero' bisogna incontrarsi".

Il fatto che la Juventus non l'abbia ancora convocato in sede per Allegri, "e' una strategia della societa'. Da parte mia non mi sono mai fatto problemi di contratto, uno perche' ho ancora un anno di contratto e due perche' per me va bene cosi'". Domani, come detto, c'e' Bologna-Juventus, ai fini della classifica gara inutile.

Per Allegri pero' non ci sono regole da seguire a una settimana dalla finale di Champions: "La prima regola e' giocare e cercare di  vincere la partita poi non possiamo sapere cosa succedera' domani o dopodomani. Dobbiamo cercare di chiudere al meglio questo campionato, magari con una vittoria, e poi avremo una domenica di riposo e poi ci prepareremo a giocare l'ultima partita della stagione".

Intanto, il tecnico campione d'Italia ha gia' dato indicazioni sulla formazione: "Domani davanti Cuadrado, Dybala, Mandzukic e Higuain. Non ci sara' Chiellini. Tra Bonucci, Barzagli e Benatia ne giocheranno due. Giochera' Lichtsteiner. Credo che giochera' Asamoah a sinistra. In mezzo rientrera' Khedira dal primo minuto perche' ha bisogno di fare almeno un tempo e devo vedere in che condizioni e'. Manca l'ultimo pezzo, che probabilmente potra' essere Marchisio. Poi ho tre sostituzioni. E in porta gioca Audero".

A proposito di Chiellini, gia' assente domenica scorsa contro il Crotone, "sta lavorando bene, dubbi per Cardiff non ce ne sono. Poi tra l'altro e' diffidato e rischierebbe di saltare la Supercoppa dell'anno prossimo". Allegri ha anche espresso soddisfazione per il rinnovo contrattuale di Mandzukic: "Son contento per Mario perche' ha rinnovato il contratto come ha rinnovato Dybala - ha detto -. La Juventus ha fatto una strategia importante perche' ha mantenuto grandi giocatori e campioni. Se sono stato coinvolto in questo rinnovo? Quando c'e' il rinnovo di grandi giocatori e campioni, non c'e' bisogno del parere dell'allenatore".

A proposito di  grandi, Allegri ha poi dedicato un pensiero a Francesco Totti, all'ultima partita con la Roma: "C'e' da ringraziarlo per quello che ha fatto vedere poi non so cosa fara' in futuro, in Italia e nel mondo, e' un momento particolare sia per lui sia per tutto il popolo della Roma. Sono stati 20 anni indimenticabili, e' e rimarra' un pezzo di storia della Roma. Gli faccio un grosso in bocca al lupo perche' quando si arriva a un momento importante della vita e c'e' da cambiare, e' un passo importante".

Allegri ha poi svelato perche' prima della Supercoppa italiana di Doha aveva previsto che Dybala avrebbe sbagliato il rigore: "Perche' nell'allenamento prima non aveva tirato il rigore". Quindi, quando gli e' stato chiesto cosa lo rende piu' orgoglioso di questa stagione, ha risposto: "Diciamo delle tre stagioni, il fatto di aver partecipato a questa serie di vittorie dopo che abbiamo cambiato tanti giocatori. E sarebbe bellissimo a coronamento la vittoria di Cardiff. Ma quello che mi rende orgoglioso e' soprattutto la crescita del singolo giocatore. Io sono molto contento quando vedo crescere i giocatori, mi piace insegnare a livello di singolo ed e' la cosa piu' importante. E poi la cosa che piu' mi rende orgoglioso e' che mi diverte allenare".

Per quanto riguarda i giocatori che sono cresciuti di piu', non ce ne sono alcuni in particolare: "Piu' che un singolo, la squadra e' cresciuta. C'era bisogno di tempo. Faccio un esempio: Dybala e Higuain all'inizio facevano fatica a giocare insieme ma avevano solo bisogno di tempo. Lo stesso Mandzukic ha dato tanto. Quando  hai tanti buoni giocatori, e' tutto molto piu' semplice. Tutta la squadra ha fatto cose straordinarie. Bonucci stesso dopo aver visto la partita in tribuna a Porto ha avuto una reazione positiva. Vedere Barzagli fare uno scatto nella finale di Coppa Italia, perche' sembrava che lui avesse 20 anni e l'avversario ne avesse 36".

Infine un pensiero a lunga scadenza. Quando gli e' stato chiesto dove si vede tra cinque anni, Allegri ha risposto: "Una vaga idea ce l'ho pero' non lo dico adesso perche' altrimenti viene fuori un pandemonio. Lo diro' piu' avanti. Di sicuro la mia strada sara' completamente diversa da quella che e' ora".

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  • pubblicato26.05.2017
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