Ciclismo

Cassani: “I diversi ‘Lockdown’ non influiranno sulle condizioni”

Trovate le date per i Grandi Giri rimane l’incognita sulle altre corse

Tour tra agosto e settembre, Giro a ottobre e Vuelta a novembre. Rimane però l’incognita sulle altre corse. Classiche come la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre o Strade Bianche, potrebbero sovrapporsi ai ‘Grandi Giri’.  Per il C.T. della Nazionale di Ciclismo, Davide Cassani, è un sacrificio che squadre e organizzatori dovranno accettare pur di ricominciare. “Si comprime in tre mesi una stagione che solitamente si corre in 8 mesi ma ripartire è fondamentale. Tutti sanno di dover fare un passo indietro, sperando che questa situazione lasci meno ferite possibili”.
 
BASTA RULLI

La preoccupazione per i professionisti è arrivare alle competizioni nelle giuste condizioni. Il ‘Lockdown’ in Italia, Francia e Spagna potrebbe aver penalizzato i ciclisti che non possono allenarsi in strada come invece stanno facendo i colleghi del Belgio e della Svizzera. Dunque, la speranza per loro è di abbandonare i rulli dal 4 maggio, così da avere quattro mesi che secondo Davide Cassani sono sufficienti a riportare tutti nello stesso stato di forma: “Personalmente ho fatto più rulli in questo mese che in 15 anni di professionismo. Speriamo che ci saranno le condizioni per i nostri atleti di uscire – dice il C.T. della Nazionale di Ciclismo - se così non fosse sarebbe davvero un problema. Da maggio ad agosto ci sarebbe il tempo necessario per portare tutti allo stesso livello”.

					

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