Fortaleza (Brasile), 25 giu. - Sono passati più di 60 anni da quella finale, ma per i brasiliani la sfida con l'Uruguay fa tornare ancora alla memoria un incubo: il 'Maracanazo" del Mondiale del 1950, quando la Celeste, in un Maracana' dove campeggiavano già striscioni in omaggio dei 'campioni del mondo', vinse a sorpresa con il gol di Ghiggia gettando un intero Paese nello sconforto.
La semifinale di Confederations Cup tra Brasile e Uruguay di domani non puo' avere lo stesso fascino ne' la stessa importanza, ma in Sudamerica e' comunque un classico, un duello che ha 97 anni di vita. Da una parte i pentacampeao di Felipe Scolari vogliono continuare il loro ruolino vincente con tre successi su tre nella prima fase (compreso il 4-2 all'Italia) davanti alla loro torcida; dall'altra Cavani e compagni, dopo il ko all'esordio contro la Spagna, hanno battuto a fatica la Nigeria e largamente Tahiti, ma di certo non partono con i favori del pronostico.
Si giocherà al "Mineirao" di Fortaleza, l'unico precedente tra le due Nazionali in questo stadio: in amichevole, la Selecao, rappresentata quasi esclusivamente dai giocatori del Palmeiras, si imposero per 3-0 con i gol di Tupazinho, Ademir da Guia e Rinaldo. Julio Cesar non si fida dell'Uruguay, soprattutto il trio d'attacco fa paura: "Cavani, Suarez e Forlan sono tre grandi centravanti che meritano un'attenzione speciale. Chiunque dei tre può decidere la partita in qualsiasi momento", dice il portiere del Queen's Park Rangers, in odore di ritorno in Italia (lo vuole la Roma).
Per la sfida di domani, Scolari dovrebbe tornare alla formazione titolare, con il rientro di Paulinho (recuperato dalla distorsione alla caviglia) al posto di Hernanes, che giocò dal 1' contro l'Italia. Per il resto solo conferme, con Fred - rinvigorito dalla doppietta all'Italia - punta avanzata e il trio Hulk, Oscar e Neymar a supporto. Sul fronte Uruguay, Oscar Washington Tabarez può contare sui migliori: da Cavani a Suarez a Forlan, per il tecnico c'è solo l'imbarazzo della scelta. Unico indisponibile il difensore centrale Andreas Scotti, espulso contro Tahiti. Avrebbero giocato comunque Diego Lugano e Diego Godin, con quest'ultimo a tirare le orecchie a Neymar, "un giocatore imprevedibile, uno dei migliori al mondo. Ha velocita', dribbling, segna tanto. Spero soltanto che non si butti troppo a terra. Essendo molto rapido, approfitta del minimo contatto per ottenere falli e creare situazioni di pericolo". La gara sarà arbitrata dal cileno Osses, mentre la Fifa oggi ha ufficializzato il direttore di gara dell'altra semifinale, quella tra Spagna e Italia di giovedì: si tratta dell'inglese Howard Webb.