16^ tappa da brividi tra Gavia e Stelvio

Da Ponte di Legno a Val Martello, 139 km tra due passi ad oltre 2600 metri e pendenze super, chi ne esce indenne avrà il Giro in pugno
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16^ tappa da brividi tra Gavia e Stelvio

Da Ponte di Legno a Val Martello, 139 km tra due passi ad oltre 2600 metri e pendenze super, chi ne esce indenne avrà il Giro in pugno

La settimana delle montagne, quelle che decidono il Giro, quelle dove solo i migliori sopravvivono, è partita all'insegna di un'incognita: il tappone alpino con Gavia e Stelvio-Cima Coppi, quella Ponte di Legno-Val Martello che l'anno scorso salto' per il maltempo. Ma nel comune della Valcamonica caro a Umberto Bossi piove e la praticabilita' del Gavia è stata risolta solo in mattinata, si correrà. 

La tappa odierna e' la prima di quattro arrivi in montagna che decideranno la corsa attualmente nelle mani del colombiano Rigoberto Uran. E che non e' piu' una corsa a tre (Uran, Evans e Quintana) dopo che Fabio Aru a Plan di Montecampione ha vinto da campione e ha dimostrato di avere una marcia in piu' in salita.

Ma il sardo anche nel giorno dei festeggiamenti resta con i piedi ben piantati per terra: ''Ho gia' rimosso - dice - e' un capitolo chiuso. Domani e' un altro giorno. Sono concentrato sulla tappa, ci sono il Gavia, lo Stelvio e l'arrivo di Val Martello da affrontare, cime che conosco bene e mi piacciono. Una tappa gia' dura che il maltempo rendera' ancora piu' dura''.   

''Sono andato a letto tardi - racconta il giorno dopo - ma ho riposato bene, mi sono svegliato dopo le 8. Oggi mi sono allenato due ore sul Tonale. Mi hanno chiamato in tanti, mia madre e la mia ragazza si sono messe a piangere al telefono''.

Ora che tutti vedono in lui un candidato per il successo finale del Giro, il giovane sardo che fu convinto dai suoi genitori a non abbandonare il ciclismo quando voleva mollare perche' aveva nostalgia di casa - ripete il mantra gia' ascoltato ieri: ''Vivo alla giornata, ho tanto da imparare. Per me e' gia' una cosa nuova trovarmi tra Quintana e Uran. Tireremo le somme il 2 giugno''.   

In tanti si aspettano l'attacco su quelle cime che hanno fatto la storia del ciclismo: il Gavia (2618 metri), affrontato dal versante piu' duro, quello di Ponte di Legno. Piu' lunga, ma forse meno impegnativa, la salita dello Stelvio. La cima Coppi del Giro e' a quota 2758 metri. L'ascesa finale che conduce a Val Martello e' lunga oltre 22 chilometri con uno strappo al 14% a sei chilometri dal traguardo.

Ma il Giro non finira' comunque domani. Da giovedi' un altro trittico di arrivi: Rifugio Panarotta, Cima Grappa, con la cronoscalata individuale, e lo Zoncolan a dire l'ultima parola prima della passerella finale di Trieste. ''Il Grappa mi piace - dice Aru - da junior li' ho fatto sempre bene. Lo Zoncolan l'ho visto in macchina''. Insomma, la favola del ragazzo che acquisto' la prima bicicletta al supermercato potrebbe essere solo al primo capitolo.
martedì, 27 maggio 2014, ore 10.53

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