Poliziotto sprint

POLIZIOTTO SPRINT di Stelvio Massi – I – 1977 – 105’ Con MAURIZIO MERLI, ANGELO INFANTI, GIANCARLO SBRAGIA, ORAZIO ORLANDO Roma. L’agente Silicato (Orlando) non è per niente invidiato dai suoi colleghi perché partner di quel pazzo spericolato di Marco Palma (Merli), un poliziotto con la passione per i motori e la velocità. Alla guida della sua Alfa Romeo Giulia, quando c’è da inseguire un malvivente per le vie della capitale, Palma fa passare brutti quarti d’ora al povero Silicato al quale non bastano né la cintura di sicurezza, né la maniglia posta sopra lo sportello, per essere certo di uscire vivo da quell’inferno di frenate e sgommate. Ora però Palma ha un osso duro davanti a sé, è Jean-Paul Dossena (Infanti), detto “il nizzardo”, un francese capo di una gang dedita alle rapine in banca. Per lo scorno di Palma, il nizzardo riesce sempre a farla franca proprio grazie alle sue doti di pilota, un vero asso del volante, un volante di una macchina francese, la Citröen DS. Durante un inseguimento accade la tragedia: Palma esce di strada, distrugge la sua auto e quel che peggio Silicato muore. Preso dallo sconforto Palma medita di lasciare la polizia; per convincerlo a restare, il maresciallo Tagliaferri (Sbragia) gli affida una Ferrari 250 GTE. A noi due nizzardo! Per una volta le pistole cedono il posto ad altro: in questo caso la sfida fra delinquenti e sbirri avviene a colpi di acceleratore. L’esperto Massi si diverte a far duellare il polar francese con il nostro poliziottesco, generi analoghi delle due cinematografie, qui rappresentati da due automobili, diventate icone dei due generi: l’Alfa Romeo Giulia, poi sostituita dalla solita invincibile Ferrari e la DS, la “dea”, vettura entrata nella leggenda della storia del cinema francese e della stessa nazione, essendo stata l’auto ufficiale di De Gaulle e protagonista di tanti film, dai vari “Fantomas” a “Frank Costello faccia d’angelo”, dove Alain Delon ruba solo DS. E pensare che nel 1977 la DS era uscita di produzione da due anni. Il film e il personaggio interpretato da Merli, qui senza baffi, sono ispirati alla vera storia del brigadiere Armando Spatafora al quale, negli anni Sessanta, venne affidata una Ferrari 250 GTE, unico poliziotto italiano abilitato alla sua guida. Cast avvezzo al poliziottesco con una Lilli Carati molto bella nella parte di Francesca ma che, sul set, ebbe non pochi problemi caratteriali con Merli; c’è anche Glauco Onorato che è Pistone (nomen omen). Ritmi spasmodici, regia impeccabile, colonna sonora improntata su ritmi jazzistici. Insomma, prima di vedere il film, allacciatevi le cinture di sicurezza.

Umberto Berlenghini