Spalletti: "Difficile che Nainggolan giochi"

"Mourinho? Fa parte dello spettacolo, se stuzzichi il leone..."

1541851229845_GettyImages-1064400148.jpg"Farsi ritrovare nella condizione mentale di valutare la prossima partita un’estensione della Champions League è fondamentale. L'Atalanta ha numeri per essere una squadra di alta classifica". Così Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, nel corso della conferenza stampa alla vigilia della partita contro l'Atalanta. Sulla possibile stanchezza dopo il Barcellona.

"Brozovic è quello che ha corso di più, ma è anche quello che lega il gioco e aiuta la manovra. Borja Valero ha portato corsa e qualità, Nainggolan difficilmente sarà della partita", ha spiegato Spalletti.

Ancora sull'Atalanta, Spalletti sottolinea l'inizio di stagione difficile e anche i meriti di Gasperini: "Paga il fatto che all'inizio di stagione non sia riuscita a capitalizzare la mole di gioco che ha fatto e a fare gol per il gioco prodotto. Hanno più tiri in porta e occasioni da gol superiori a noi e in quel campo si esaltano. Hanno forza fisica e mentale. In tutto questo c'è di mezzo Gasperini, che fa bene al mondo del calcio. Influisce a renderlo più bello e moderno".

Paradossalmente è più difficile preparare la gara con l'Atalanta che quella con il Barcellona. "Di questo deve far parte anche la maturità dei calciatori. Ce ne sono più di una di occasioni per vedere il livello di maturità. Una buona striscia l'abbiamo fatta anche l'anno scorso - ricorda Spalletti - ma bisogna rimanere costanti nel comportamento e nell'autostimolarsi a fare sempre meglio. I contratti ti fanno essere dell'Inter, ma sono i risultati a farti entrare nella storia".

"Ci vogliono risultati continuati, atteggiamento per cui si inizia oggi ma non si sa dove si va a finire. Devi volerti migliorare continuamente e cercare sempre soddisfazione per il popolo interista, che se lo merita", conclude.

"Riavvicinarsi alla Juve? Secondo me sono i più forti di tutti e probabilmente vinceranno il campionato, però ci sono squadre e difficoltà durante lo scorrimento di un campionato come quello italiano che possono minare queste certezze o qualità. Per cui tutte le altre squadre dovranno essere impeccabili e dovremo cercare di fare l'impossibile. A volte si è verificato anche l'impossibile e spesso ci hanno messo mano le persone, la convinzione di poter cambiare un momento o un percorso in base a questa forza, al fatto di crederci e non mollare fino in fondo. Al fatto di non darla mai vinta anche dopo il triplice fischio".

"Il gesto di Mourinho allo Stadium? Mi sembra che Mourinho stesso ha detto che a freddo non lo rifarebbe. Questo ci trova tutti d'accordo nei commenti, però poi ci sono pressioni emotive soprattutto in determinate partite che vanno a sommarsi e il rischio di cadere in qualche piccola reazione c'è. Io faccio quel lavoro e lo so bene. Penso che finché si resta su fatti di questo livello faccia parte tutto dello spettacolo. Se poi vai a stuzzicare un leone, il leone ruggisce", aggiunge.

"Come sta Lautaro Martinez? Sta bene. Sta vivendo questo periodo come Keita, Candreva, Ranocchia, Joao Mario, come Politano in alcune partite. Come me in alcune partite. Se Lautaro e Icardi giocassero insieme costantemente probabilmente ci vorrebbero due Lautaro e due Icardi per il livello attuale".

Sul periodo che sta attraversando Ivan Perisic. "Siamo contentissimi, lo abbiamo scelto spesso perché lui riesce con le sue galoppate a portare un contributo per le segnature degli altri e io lo metterei dentro la qualità della squadra. E' assolutamente uno di quelli che ha fatto molto bene per avere questa classifica".

Su quanto sono stati importanti giocatori abituati a lavorare sulla costanza come Asamoah e Nainggolan. "Quando si fanno i nomi individuali così si rischia di perdere di vista il lavoro di un Vecino o di un Gagliardini quando hanno giocato. Dalbert  ha fatto bene e meriterebbe di più ma abbiamo appunto Asamoah nello stesso ruolo. Poi ci sono momenti in cui bisognerà rifiatare, ma quelli a cui va fatto un plauso particolare sono quelli esclusi dalla Champions come Gagliardini, Dalbert e Joao Mario. A loro va dato il merito di essere professionisti con la P maiuscola".

  • visualizzazioni
  • condividi
  • pubblicato10.11.2018
  • voto [an error occurred while processing this directive]
    ;;;;;
guarda anche
    [an error occurred while processing this directive]