Sabatini: 'Voglio l'Europa con la Samp'

'Sono qui perché mi piace la sfida. Ho scelto io l'accordo annuale'

Sabatini, voglio l'Europa con la Samp"Sono qua perché mi piace la sfida e per ripagare un debito che avevo con la Sampdoria: sette anni fa mi ero accordato con Riccardo Garrone però mi dovetti sottrarre, oggi ripago quel debito".

Walter Sabatini è un fiume in piena. Istrionico, senza mezze misure, sognatore ma con radici calcistiche come pochi.

Seduto al tavolo con il presidente Ferrero, l'avvocato Romei e il ds Osti, parla per quasi un'ora nel giorno della sua presentazione ufficiale.

"La mia idea di calcio è unica, soprattutto quando lavoro con una società che ha come presupposto quello di essere inferiore alle grandi. La mia idea è proprio quella di arrivare al loro livello".

Idee chiare quelle del neo responsabile di tutta l'area tecnica. "Ho scelto io un contratto annuale, è una mia abitudine, ma ne ho uno lungo pronto già firmato in bianco - ha spiegato - Un obiettivo? Avere pensieri sublimi e l'unico pensiero sublime è l'Europa. In fondo otto anni fa proprio la Samp vincendo a Roma si prese la Champions. Ora la rivorrei".

"Una feroce delusione". Così Walter Sabatini ha commentato la sua avventura all'Inter. "Mi sono dimesso, nessuno mi ha cacciato - ha spiegato Sabatini - perché non mi sentivo più in sintonia con l'ambiente. La variazione di alcune situazioni nel governo cinese hanno avuto ripercussioni anche nel mondo del calcio e nel gruppo Suning e c'è stata una certa confusione rispetto al progetto iniziale".

"A quel punto la mia permanenza all'Inter sarebbe stata asfittica. Il mio modo di pensare e operare non era più in sintonia e non potevo più esprimere il mio potenziale ma non c'è nessun rammarico. Il passato è ormai alle spalle".

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  • pubblicato25.06.2018
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