Ranieri: 'Non penso al prossimo anno'

"Allenerò la Roma fino a fine stagione poi Dio provvederà"

1556183080091_GettyImages-99305612.jpgPer il futuro si vedra', per ora testa bassa e pedalare perche' la concorrenza non molla di un millimetro.

Sette punti nelle ultime tre gare e appena un gol subito, la Roma riprendera' sabato, all'Olimpico contro il Cagliari, la rincorsa a un posto in Champions. Claudio Ranieri esclude cali di attenzione perche' "bisogna rispettare sempre ogni avversario ma i ragazzi stanno lavorando molto intensamente e molto seriamente per poter concorrere per questo benedetto posto in Champions, per il quale ci sono diverse squadre in lizza. Sarebbe da sciocchi prendere una partita sottogamba".

E a maggior ragione se l'avversario e' il Cagliari, "una squadra che non molla mai, che sta facendo un gran finale e ha diversi ottimi giocatori, con Pavoletti che e' un punto di riferimento costante su ogni pallone alto. E' una partita da giocare con intelligenza e attenzione. Cragno e Barella? Due giovani molto in gamba, con un futuro roseo anche in nazionale".

Alla Roma mancheranno per squalifica Cristante e Zaniolo e il tecnico giallorosso si aspetta "qualche contrattempo in termini di fluidita' di gioco ma mi auguro che chi scendera' in campo faccia un surplus di lavoro e tutta la squadra riesca a bilanciare queste assenze". Sono a disposizione Perotti ("si sta allenando bene, ha recuperato") e Pastore ("lo vedo molto bene, molto motivato") ma il primo ha piu' chance di partire titolare anche se nessuno dei due ha i novanta minuti nelle gambe.

In mezzo al campo potrebbe esserci presto una chance per Coric ("e' un gran buon giocatore, non e' facile cambiare nazione ma ha grande qualita', deve adattarsi al calcio tattico che c'e' in Italia") mentre davanti sono intoccabili El Shaarawy e Dzeko.

Il primo, a segno contro l'Inter, e' gia' in doppia cifra e ha dimostrato di essere "un ragazzo molto coscienzioso, che riesce a fare le due fasi e sta dando un grosso contributo", mentre per quanto riguarda il bosniaco, fra i migliori a San Siro, "e' un giocatore che ama partecipare al gioco: quello che ha fatto vedere con l'Inter e' il suo habitat naturale, venire incontro, fare da punto di riferimento per i giocatori che si inseriscono".

Ranieri lo vede meglio come punta unica ma "puo' anche giocare con uno accanto che pero' deve capire il suo gioco e inserirsi al momento giusto". Caratteristiche che non sembrano appartenere a Schick, nel quale pero' il tecnico giallorosso continua a credere: "Sono convinto che sia un grosso campione. C'e' chi matura un po' prima e chi un po' dopo ma ha tutti i requisiti per diventare un grande giocatore".

E per il finale di stagione Ranieri conta anche su Under, sostituito all'intervallo con l'Inter. "E' una questione sia fisica che tattica: in quella posizione o crei problemi all'avversario o l'avversario li crea a te. Si sta allenando molto bene e mi aspetto molto da lui".

Mentre la rincorsa Champions continua, non mancano le voci sul futuro e in particolare quelle sulla panchina giallorossa. Ranieri nei giorni scorsi ha dato l'impressione di sentirsi un candidato a pieno titolo, salvo precisare oggi che "non mi sono mai proposto in vita mia. Io mi sento l'allenatore della Roma fino alla fine del campionato, poi Dio vedra' e provvedera'. Mi hanno chiamato in un momento di necessita' e ho accettato a scatola chiusa questa parte di stagione. Non penso al prossimo anno ma solo alla partita col Cagliari".

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  • pubblicato25.04.2019
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