Nona tappa ricca di insidie

172 km da Lugo a Sestola con le ultime tre salite che potrebbero presentare sorprese

La settimana si chiude con un'altra tappa di mezza montagna, meno impegnativa di quella di oggi, ma da non sottovalutare: potrebbe essere la tipica tappa trabocchetto.

La Lugo - Sestola, 172 chilometri tutti in Emilia Romagna, si puo' sostanzialmente dividere in due parti: i primi 110 km interamente pianeggianti, in buona parte sulle orme della via Emilia. Poi l'ascesa sull'Appennino modenese con tre salite in rapida sequenza. La prima, lunga ma non difficile, porta da Osteria Vecchia a Sant'Antonio e non dovrebbe  creare grossi problemi.  

Tornati a fondovalle, la successiva risalita e' verso Rocchetta Sandri, piu' corta ma piu' impegnativa della precedente con pendenze al 6-7%. Dopo una breve discesa si torna a salire per arrivare a Fanano: una fase con pendenze al  5% che arriva fino a Sestola, quando a 10 km dall'arrivo comincia la vera e propria salita conclusiva.

Il tratto piu' duro arriva dopo aver superato il centro abitato di Sestola: si tratta di 4km con un finale veloce che potrebbe favorire ricongiungimenti. Nel finale si sale per 10,7 km: piu' dura la prima parte con pendenze medie dell'8,8% e un tratto al 13 prima di Plan del Falco (1350 metri): chi  vuole attaccare deve farlo qui.

L'arrivo e' ai 1528 metri di Passo del Lupo.  In conclusione, una frazione ideale per fughe da lontano e per i cacciatori di tappa. Risale al 1914 l'ultima volta di Lugo al Giro d'Italia mentre per Sestola si tratta dell'esordio come arrivo. Nel 1971 ospito' invece la partenza della Sestola-Mantova.

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• pubblicato17.05.2014
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