"Bisogna temere tutto dell'Italia, la inserisco tra le dieci Nazionali piu' forti al mondo. Sono sicuro che dopo lo scivolone di un anno e mezzo fa con la Svezia non succedera' piu' che manchi una qualificazione per i Mondiali o gli Europei".
Il ct del Liechtenstein, Helgi Kolvidsson, nato in Islanda, mostra grande rispetto nei confronti degli azzurri alla vigilia della sfida del Tardini. Uno stadio a lui particolarmente caro.
"Sono stato qui cinque volte, l'ultima quando il Parma era ancora in Lega Pro. Sono contento di ritrovarlo in serie A perche' mi ritengo un tifoso di questa squadra".
Tornando all'Italia, "mi e' sembrata organizzata dal punto di vista difensivo. E' un esempio di come si gioca a pallone. Al Tardini ci sara' un'atmosfera fantastica, speriamo che la tensione ci spinga a giocare un bel match".
A mente libera, senza aver nulla da perdere dopo l'onorevole 0-2 rimediato sabato sera in casa dalla Grecia.
"Sappiamo che bisognera' correre molto ma abbiamo recuperato le forze necessarie. L'obiettivo? Fare punti anche se sara' dura perche' giochiamo contro i quattro volte campioni del mondo e sfidarli per noi e' gia' di per se' un onore. Avremo sicuramente molti stimoli".
Al suo fianco Michele Polverino, di chiare origini italiane: il padre e' di Napoli, la madre di Potenza.
"Ho giocato nell'Olbia in serie C e ha affrontato gia' tre volte gli azzurri - racconta - L'Italia e' favorita nel giron, la loro qualita' e' superiore. Ma noi abbiamo fatto progressi. Il mister sta facendo un bel lavoro e speriamo di migliorare in futuro".
Fra i compagni di squadra c'e' Noah Frick, 17enne figlio di Mario. "Ma non puo' essere paragonato a Kean - frena Polverino - Nei prossimi anni, pero', diventera' importante. Il Paese e' piccolo e i giocatori pochi. Ma siamo ben motivati".