"In Nazionale come col Napoli"

Insigne: "Col Portogallo per confermare i segnali di crescita"

1542200155318_GettyImages-1061383728.jpg"L'Italia è guarita? Penso di sì. Con ucraina e Polonia si è visto il miglioramento e cercheremo anche sabato di mettere dentro tutto quello che abbiamo per vincere". Così anche l'attaccante del Napoli e dell'Italia, Lorenzo Insigne, dopo il ct Roberto Mancini e il compagno di Nazionale Marco Verratti, certifica, a un anno di distanza dalla cocente eliminazione dal Mondiale, l'avvenuta guarigione degli azzurri.

Sabato, però, l'Italia dovrà confermare i segnali di ripresa anche contro il Portogallo campione d'Europa che, pur privo di Cristiano Ronaldo, resta sempre un avversario di alto livello. In palio c'è il primo posto nel girone di Nations League. "Sappiamo che il primo posto è difficile - afferma insigne - ma non impossibile. Possiamo metterli in difficoltà in casa nostra con lo stadio pieno. Dobbiamo fare risultato a tutti i costi".

Contro Ucraina e Polonia gli azzurri hanno costruito molto ma concretizzato poco. Adesso Mancini chiede ai suoi un ulteriore step. "Abbiamo costruito tanto nelle ultime due gare - concorda l'attaccante partenopeo - ma manca un po' di cattiveria sotto porta, anche da parte mia".

Quanto alla sua posizione in campo e agli eventuali compagni di reparto, Insigne spiega che si trova bene con la posizione che gli ha ritagliato il ct che gli chiede di fare movimenti che lo portano ad accentarsi di più e, pur rammaricandosi per l'assenza per infortunio di Bernardeschi, assicura che "chi ne prenderà il posto darà il 100%", che sia  Berardi o Immobile "col quale ho tarscorso una stagione fantastica a pesacara e col quale mi trovo benissimo".

Inoltre, l'attaccante dell'italia osserva che "non c'è bisogno di fisico ma di piedi buoni, e in nazionale ci sono tanti piccoletti dai piedi buoni" chiude con l'auspicio di poter dare in Nazionale quello che sta dando al Napoli, "La mancata qualificazione al Mondiale? Mi ha fatto più male che restare in panchina in quella gara". 

"Peccato non aver incontrato prima Carlo Ancelotti. Ha sempre il sorriso e ha un grande rapporto con i calciatori. E' difficile litigare con lui anche quando ti manda in panchina. cercheremo di prendere tutti i suoi consigli". Per l'attaccante partenopeo Ancelotti è stato bravo ad avere l'intuizione di schierarlo in una posizione più vicina alla porta. E i risultati parlano chiaro: con i suoi gol Lorenzo 'Il Magnifico' sta trascinando il Napoli sia in campionato che in Champions League.

"Vedendo le statistiche credo che sia la miglior stagione al Napoli. Spero di continuare così perché il Napoli ha bisogno di vincere qualcosa. Lo scudetto è difficile perché abbiamo davanti una grande squadra come la Juve, con una grande rosa, forse la migliore d'europa. Ma ci proveremo fino alla fine".

Anche in Champions il Napoli adesso è lanciato verso la qualificazione agli ottavi in un girone che era definito di ferro. "All'inizio - ha osservato - nessuno aveva fiducia nel Napoli. Adesso cercheremo di dare battaglia fino all'ultimo".

 

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  • pubblicato14.11.2018
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