Gattuso: "Milan a testa alta contro la Juve"

"Tanti problemi ma stringiamo i denti, con gli alibi non si va da nessuna parte"

1541866065898_GettyImages-1063728418.jpg"E' la miglior Juventus degli ultimi anni, è di un altro pianeta. Col Barcellona è la squadra più forte d'Europa: è solida, ha una grandissima mentalità. Ha giocatori che a volte danno la sensazione di non sudare nemmeno, e un campione come Cristiano Ronaldo gli ha dato più mentalità e tecnica".

Così Rino Gattuso alla vigilia della sfida con i bianconeri, a cui il Milan arriva in emergenza infortuni. "Con tutti i problemi che abbiamo ce la giochiamo, a testa alta. Nel calcio può succedere di tutto - ha detto l'allenatore -. Stringiamo i denti e guardiamo avanti, gli alibi non portano da nessuna parte. Non abbiamo nulla da perdere ma sono punti importanti".

"Gia' con l'Inter mi avete massacrato dicendo che ho cercato il pareggio. Ve lo chiedo di nuovo, come si fa a giocare per il pari? Non lo so. Cerchiamo di fare la nostra partita, essere bravi a concedere poco. Noi abbiamo da perdere, quando sei il Milan hai sempre da perdere. Non partiamo sconfitti, scendiamo in campo undici contro undici e ce la giocheremo con voglia e senso di appartenenza".

Tanto trascinatore, un po' meno leader. Ecco cosa chiede Gattuso alla punta argentina, piu' sicurezza e tranquillita' in campo: "Per come sente le partite, gli consiglio di stare tranquillo perche' e' uno che si innervosisce facilmente. Deve stare lucido ed avere voglia, e' un grandissimo campione e se la deve godere anche se non e' al massimo. Da solo puo' fare poco, deve lottare con tutta la squadra".

Il tecnico del Milan predica calma in campo e lui cerca di trovarne altrettanta in panchina. Il caso Mourinho non si affievolisce e anche Rino dice la sua: "Io ho fatto anche di peggio, figuratevi se ora mi metto a dire cosa puo' o non puo' fare Mourinho. Spalletti, in questo senso, ha ragione, quando il leone dorme va lasciato dormire. Tutti riceviamo offese, non sta a me giudicare. Vero e' che sentire per 90 minuti che mia madre e' cosi' e mia moglie in altro modo, non e' il massimo diciamo".

A proposito di clima e accoglienza nello stadio. Domani ci sara' il ritorno di Bonucci a San Siro e si teme un clima simile a quello vissuto a Torino mercoledi' con Mourinho. Gattuso spegne subito il caso, mandando un messaggio indiretto ai tifosi del Milan: "Leo e' stato un giocatore che ci ha dato tanto a livello di professionalita', tecnico, tattico e umano. Ci ha lasciato molto. Se oggi ho fatto qualche miglioramento, tanti meriti sono anche suoi. Quando sbroccavo, mi e' sempre stato vicino. Un vero valore aggiunto. Per tutti noi. Posso solo parlare bene di Leo, poi nella vita ci sono tante situazioni ed e' difficile giudicare. Sono stato il primo a convincerlo a rimanere, ma ci sono figli, vita privata e tutto va rispettato. Per me e' stato un onore allenarlo, spero che domani gli venga riconosciuto tutto questo. Ma io ho il mio pensiero e l'ho detto".

Gattuso trova anche tempo per ringraziare alcuni suoi mentori, Allegri e Sacchi, avversari e osservatori che hanno lodato il suo operato al Milan: "Max e' stato il mio allenatore, e' un amico e ci sentiamo spesso. Ha fatto quei complimenti per l'amicizia che ci lega. Sacchi e' un maestro, parliamo spesso e quello che mi dice e' corretto, so anche io che devo migliorare in tante cose".

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  • pubblicato10.11.2018
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