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A Julian Arredondo la 18ª tappa

Il colombiano ha tagliato in solitaria il traguardo di Rifugio Panarotta davanti al connazionale Duarte, Quintana conserva la maglia rosa

1401378123288_0.jpg Il colombiano Julian Arredondo (Trek Factory) ha vinto per distacco la 18esima tappa del Giro d'Italia, da Belluno al rifugio Panarotta di 171 km. 

Arredondo ha chiuso con il tempo di 4h49'51", precedendo il connazionale Fabio Duarte (Colombia Coldeportes) di 17" e l'irlandese Philip Deignan (Sky) di 37". Tra gli italiani il migliore è stato Franco Pellizzotti (Androni giocattoli-Venezuela) quarto a 1'20".

Nella graduatoria generale il colombiano Nairo Quintana (Movistar) ha mantenuto la maglia rosa con un vantaggio di 1'41" sul connazionale Rigoberto Uran (Omega Pharma Quick Step) e 3"29 sul francese Pierre Rolland (Europcar). Quarto il primo degli italiano Fabio Aru (Astana) a 3'31".

Domani andrà in scena la 19esima frazione, una cronoscalata di 26,8 km da Bassano del Grappa alla Cima Grappa.

QUINTANA: "E' stata una salita finale tranquilla, ci sono stati parecchi attacchi. Ho controllato quello che poteva riguardare la mia classifica. I corridori devono occuparsi della loro corsa, la squadra ha lavorato molto bene  e siamo arrivati con molta tranquillità", spiega la maglia rosa ai microfoni di Rai Sport. Tornando alle polemiche post-Stelvio, Quintana manifesta tranquillità: "Ora sono contento - dice - la squadra sta lavorando molto bene, gli italiani mi stanno accogliendo bene e sento grande calore sulle strade del Giro".

ARREDONDO: "E' una vittoria tanto cercata -ha detto ai nostri microfoni il vincitore di tappa dopo l'arrivo. L'avevo detto fin dall'inizio, vengo a questo Giro per vincere almeno una tappa, ed è dall' inizio che ci provo. Finora abbiamo conquistato tre secondi posti e due terzi posti, mancava solo la vittoria e l'abbiamo ottenuta oggi. Ci abbiamo provato tanto e alla fine ci siamo riusciti. Perciò stasera festeggiamo''. 

BASSO: "Oggi era un'occasione importante, purtroppo non è andata come volevo. Il finale della corsa è la foto di questo mio Giro - spiega il corridore della Cannondale ai nostri microfoni - con la condizione che non è mai stata raggiunta. Ma è doveroso per me e i miei tifosi provarci. Sono certo - aggiunge - che hanno apprezzato l'impegno che ho messo in questa tappa, pur non vincendo la corsa".


 

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  • pubblicato29.05.2014
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    ;;;;;
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