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Nuoto: squalifica a 4 anni per Sun Yang

Il tribunale elvetico respinge l'ultimo possibile appello del cinese
Credits © Ansa
E' confermata in via definitiva la squalifica per violazione delle norme antidoping del campione cinese di nuoto Sun Yang, che potrà tornare alle competizioni solo nel 2024, poco prima delle Olimpiadi di Parigi.

Lo ha deciso il Tribunale Federale di Losanna, che ha respinto il ricorso dell'atleta contro la decisione del Tribunale arbitrale dello sport (Tas) che l'anno scorso gli aveva inflitto una squalifica a quattro anni e tre mesi per aver distrutto con un martello una fiala del suo sangue durante un controllo antidoping. Sun Yang - tre volte campione olimpico tra a Londra 2012 (400m e 1500m stile libero) e Rio 2016 (200m) - aveva fatto ricorso contro il Tas ma il tribunale elvetico, ultima istanza cui poteva appellarsi, ha deliberato che la decisione "non è contraria ai principi fondamentali dell'ordinamento".

Si chiude così una disputa iniziata nel settembre 2018, quando il nuotatore aveva distrutto la provetta sostenendo che i controllori arrivati a casa sua non avevano documenti comprovanti la loro identità. Poiché era già risultato positivo nel 2014 per uno stimolante proibito, Sun Yang nel febbraio 2020 fu sospeso per otto anni. Il Tribunale federale svizzero annullò tale decisione nel dicembre successivo, sanzionando una presunta "parzialità" del presidente del collegio arbitrale, l'italiano Franco Frattini.

In particolare i legali del cinese avevano portato come prova alcuni tweet di Frattini, in cui questi mostrava avversione per alcuni esempi di crudeltà sugli animali in Cina. Dopo una nuova udienza, il Tas confermò la sospensione lo scorso giugno, pur imponendo una durata più breve: quattro anni più tre mesi di una precedente violazione del regolamento antidoping.
Sun Yang venne così escluso dalle Olimpiadi di Tokyo. 

					

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