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La guerra in Ucraina minaccia lo sport

Annullati tutti gli eventi sportivi, spostata anche la finale di Champions di San Pietroburgo

"Abbiamo scelto di restare in Ucraina con ansia e paura, ci avevano detto che al 70% avremmo giocato sabato a Kharkiv, a 30 km dal confine russo. Ora con i bombardamenti è tutto sospeso e noi aspettiamo notizie dell'ambasciata italiana, per capire come muoverci, Confidiamo nell'aiuto del Governo".

Roberto De Zerbi, tecnico italiano dello Shakhtar Donetsk, in collegamento da Kiev con SportItalia racconta la difficile situazione che sta vivendo in Ucraina. L'allenatore aveva scelto di non partire proprio per continuare a giocare: "Non siamo degli eroi - ha aggiunto - Rifarei la scelta di restare, ma mi farei sentire con più forza dalla federazione ucraina: quando Putin ha fatto il primo discorso, forse lo hanno sottovalutato". 

Stamattina dopo i primi bombardamenti da parte della Russia nei confronti dell'Ucraina, sono state ovviamente sospese le manifestazioni sportive. La Federcalcio ucraina ha annunciato la sospensione del campionato con una nota ufficiale nella quale si legge: "A causa dell'imposizione della legge marziale in Ucraina, il  campionato ucraino è stato sospeso". La stagione sarebbe dovuta riprendere domani con l'anticipo della prima giornata Minaj-Zorya.

Annullata anche la Coppa del Mondo di freestyle di questo fine settimana, prevista nelle sedi russe di Yaroslavl e Sunny Valley, cancellate dalla Fis già ieri. La nazionale  italiana di slittino su pista naturale rientrerà oggi, anche le altre  delegazioni straniere sono state invitate a lasciare il territorio  russo.

La Uefa ha deciso di spostare la finale di Champions League da San Pietroburgo e sta elaborando i piani per la  nuova destinazione dell'evento finale della competizione. La Gazprom  Arena di San Pietroburgo, con una capienza di 68.000 posti, aveva  avuto l'opportunità di ospitare l'evento clou a livello di club  europei ma gli eventi di oggi hanno costretto ad un cambio di sede.

La Conferma arriverà solo domani dal Comitato Esecutivo convocato  d'urgenza. Il presidente russo Vladimir Putin ha ordinato un attacco  all'Ucraina con esplosioni udite nella capitale ucraina Kiev mentre  sono state segnalate esplosioni anche nelle città di Odessa e Kharkiv. La Uefa sta monitorando la situazione. Dopo aver cambiato la sede  della finale per le edizioni 2020 e 2021 a causa della pandemia di coronavirus, l'organo di governo del calcio europeo sarà costretto ad  un ulteriore cambio ma potrebbe aspettare fino alle ultime fasi della  competizione per vedere quali squadre rimarranno nel torneo. 

Arriva dal Comitato olimpico internazionale (Cio) la condanna "con forza della violazione della tregua olimpica da parte del governo russo" dopo la risoluzione delle Nazioni Unite adottata dall'Assemblea generale del 2 dicembre 2021 con il consenso di tutti i 193 Stati membri dell'Onu.

La tregua olimpica, si legge in una nota, è iniziata sette giorni prima dell'inizio dei Giochi invernali di Pechino 2022 (il 4 febbraio) e terminerà sette giorni dopo la chiusura dei Giochi Paralimpici. Il presidente Thomas Bach ha ribadito "il suo appello alla pace, espresso nei suoi discorsi alla cerimonia di apertura e di chiusura dei Giochi Olimpici".




 

					

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